Teatro Piccolo Eliseo. “Duras Mon amour”. Se lui è molto più giovane. Recensione

ROMA – Duras mon amour per la regia di Maurizio Palladino in scena dall’8 al 12 ottobre al Piccolo Eliseo di Roma riscostruisce gli ultimi sei mesi di vita della scrittrice francese Margherite Duras e la sua tumultuosa relazione  con lo scrittore Yann Andrea Steiner, più giovane di 40 anni. Produzione del Chai Teatro, opera originale del drammaturgo campano Gennaro Colangelo è un omaggio alla vita della straordinaria scrittrice, regista e sceneggiatrice in occasione del primo centenario dalla sua nascita, avvenuta in Indocina nel 1914.

Bisbetica, colta, passionale, imprevedibile, così viene descritta Marguerite, ossessionata dai suoi storici amori, dal celebre “amante cinese” -con cui visse una passione bruciante a 15 anni a Saigon – all’ultimo Yann: un inquieto 40enne, completamente soggiogato dall’affascinate artista. Una relazione complicata, dove non sono gli anni in più a soffocare il giovane scrittore, ma l’incredibile fama e la caratura della donna. “Cosa farai alla sua morte? Probabilmente mi ucciderò”, risponde Yann alla domanda del figlio di Duras, suo unico amico.

È la solitudine la sola e unica compagnia per uno scrittore. “Chi scrive, parla poco e ascolta molto. D’altronde, è impossibile parlare di un proprio libro, né anticiparne il successivo”. E si crogiola nella sua malinconia e nella propria solitudine, Duras, mentre ricordi e sogni le fanno compagnia. Ogni notte le appare in sogno il suo ex marito, il defunto poeta Robert Antelme, deportato durante la Seconda Guerra Mondiale, la cui vicenda è immortalata nel racconto “Il dolore”. 

Superba è l’interpretazione di Anna Clemente Silvera nei panni di Marguerite Duras, altera e seducente nei lunghi monologhi. Bravo, anche, Vincenzo Bocciarelli nei panni del giovane compagno, dilaniato tra amore e irrequietezza. Consigliato alle nuove generazioni, che poco o nulla sanno di una figura memorabile del ‘900, Maguerite Duras: vissuta a cavallo tra Vecchio e Nuovo Mondo, dopo aver sperimentato la guerra, la povertà, le atrocità del nazismo e il vano ottimismo progressista di fine secolo. “La guerra non ha cambiato niente: l’uomo è rimasto quello di prima”.

DURAS MON AMOUR al Piccolo Eliseo di Roma dall’8 al 12 ottobre

regia di Maurizio Palladino

Con Anna Clemente Silvera, Vincenzo Bocciarelli, Massimiliano Mastroeni e Francesco Tozzi

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