ROMA – Quante facce poteva avere Shakespeare e quante migliaia di sfaccettature i personaggi da lui creati in una sterminata produzione che ancora oggi, a 450 anni dalla nascita del celeberrimo bardo di Stratford-upon-Avon, è più che ma viva ed attuale.
A celebrare l’anniversario ci ha pensato – tra gli altri – un interprete che non basterebbero l’aggettivo “eclettico”, “multiforme”, “malleabile”, “emotivo e razionale”, “lucido e pacato”, “straniante ed immedesimativo” etcetera etcetera… a definire.
Non è solo una questione di lunga carriera, seppure giovanissimo, né l’intensa esperienza passata al fianco di registi come Ronconi, Strehler, Vasil’ev, Savary, Zanussi, Sepe e decine di altri, quanto la sua poliedrica versatilità e scioltezza ad incarnare personaggi contorni, sensibili, nevrotici e innamorati, a forgiare la sua forza sul palco. Maximilian Nisi, in tour per l’Italia in luoghi ameni e piccole bomboniere teatrali, sta infatti portando una sintesi del più delicato Shakespeare, avvolgendolo di fascino, mistero, università con il solo ausilio di una voce perturbante, di una gestualità incisiva in cui la comunicazione non verbale è alla pari dei versi recitati, tanto è diretta, e di un pianoforte suonato con passione e preparazione dalle abili dita di Stefano De Meo. Prossima tappa di Shakespeare Amore Mio, concentrato dellabellezza del mondo e delle turpitudini dell’essere umano, è il Teatro Arciliuto di Roma, dove è già stato un paio di settimane fa registrando il tutto esaurito. Alla pari del suo ispiratore, Nisi crea in scena, aiutato da perfette punteggiature sonore tratte da Bach, Scarlatti, Prokofiev, Debussy, Storace e De Meo, non personaggi, ma vere e proprie personalità. Dal “Come vi piace” a “Romeo e Giulietta”, dall’”Amleto” al “Sogno di una notte di mezza estate”, l’excursus nei labirinti dell’esistenza umana diventa un’emozione di arte continua, drammatizzata da un incisivo studio sulla prossemica e sul rapporto parola-movimento-memoria, quasi ci fosse una macchina da presa a zoomare sui reading dei “Sonetti” in declamazione profonda d’attore o ad effettuare mirabili piani-sequenza sulle interpretazioni di corpo e mente di personaggi come Riccardo II e Giulio Cesare. La psiche sviscerata dalla parola e intelligentemente sintetizzata in questo gioiello performativo è la linea conduttrice di un percorso a mitraglia in cui la testa non smette di concentrarsi sulla vitalità testuali tanto quanto il cuore non cessa, palpitando, di far sognare l’animo drammaturgo che permane nel nostro subconscio, romantico alla pari di Shakespeare, sincrono alla sensibilità di un attore che dimostra di aver capito, oggettivamente e soggettivamente le potenzialità dei sentimenti sviscerati dal cantore britannico, nonché la modernità del suo linguaggio infinito. Lunga vita al prode William !
MAXIMILIAN NISI
in
Shakespeare Amore Mio
da
William Shakespeare
nel 450° anniversario dalla nascita
al pianoforte
STEFANO DE MEO
Domenica 15 febbraio 2015 – ore 21:00
L’ ARCILIUTO – PIAZZA MONTEVECCHIO, 5 – ROMA
Biglietto Intero Euro 12,00 – Ridotti Euro 10,00