Teatro Parioli. “Il Bell’Antonio”. Esperimento coraggioso. Recensione

ROMA – Vi sono scrittori che riescono a raccontarci, attraverso la vicenda di un microcosmo, quelle di un paese e di un’ epoca storica: situazioni che assurgono a simbolo di un preciso costume, retaggio, cultura. Vitaliano Brancati con il romanzo “Il Bell’Antonio” è un esempio di questo raro talento. Non a caso “Il Bell’Antonio” è la seconda, dopo il Gattopardo, tra le opere italiane più lette nell’intero globo.

Antonio Magnano è bellissimo, pieno di fascino enigmatico,  rampollo di una famiglia bene di Catania eppure chiuso in un destino contrario alla propria natura.  l giovane Antonio torna a casa dei genitori dopo aver studiato e vissuto un po’ di tempo a Roma. Come tutti i ragazzi della sua età aspira all’amore. Suo cugino Edoardo gli mostra la fotografia di una ragazza e Antonio viene immediatamente conquistato dalla sua bellezza. Si chiama Barbara ed è figlia del notaio Puglisi, un uomo molto in vista. Così Antonio annuncia immediatamente ai genitori la sua intenzione di sposarla. A questo punto il preludio alla tragedia: un matrimonio non consumato, in parole semplici l’impotenza sessuale di Antonio, porterà due famiglie di Catania in pieno dramma, voluto e alimentato dalle difficoltà di Antonio ma, ancor più,  dai pregiudizi della società nella quale è cresciuto.

Antonio, il giovane protagonista, è stato reso celebre dall’interpretazione di Mastroianni e dalla regia di Bolognini, dalla sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini che lo hanno portato sullo schermo nel 1960. Di fronte a un romanzo classico, a un film entrato nella storia del cinema, si rivela coraggiosa la riduzione teatrale di Antonia Brancati, figlia di Vitaliano, e Simona Celi. Coraggio premiato dalla riuscita dello spettacolo la cui regia è firmata da Giancarlo Sepe, i cui attori sono, tra gli altri,  Andrea e Luchino Giordana, Giancarlo Zanetti, Elena Callegari. Riduzione che ha mantenuto la profondità dell’argomento, senza cedere a facili semplificazioni. Scrive Simona Celi, parlando della pièce: “… mostra il disagio di un giovane, così attuale oltretutto, in una struttura storica e sociale concentrica, quella italiana, che diventa una trappola mortale. Antonio ha problemi sessuali in una Italia che inneggia alla mascolinità fascista e iperbolica come primaria fonte di ispirazione, sovrapponendosi ad una Sicilia in cui il ‘maschio’ è un genere indiscutibile, in una famiglia, ultimo girone, in cui tutto ruota intorno all’apoteosi virile di un capofamiglia che dell’arte di castigar donne ha fatto il suo mantra, il suo osso, impietrito dal suo credo da disconoscere il proprio figlio unico a causa di qualche dafaiance”.

Un testo ispiratore miliare, un cast di ottimi attori per uno spettacolo che nel 2015 rappresenterà l’Italia all’estero. Antonia Brancati e Simona Cieli  riportano in palcoscenico la scrittura brancatiana senza operazioni di interpretazione. Progetto miliare, suffragato da un cast di ottimi attori.

STAGIONE 2014/2015

TEATRO PARIOLI PEPPINO DE FILIPPO

da giovedi 12  a domenica 22 marzo 2015

LUX TEATRO

presenta:

L’ATTESO RITORNO DI UNA GRANDE COPPIA TEATRALE

ANDREA GIORDANA  E   GIANCARLO ZANETTI

saranno in scena con uno tra i classici più belli al mondo:

IL BELL’ANTONIO

da Vitaliano Brancati

Adattamento teatrale di Antonia Brancati e Simona Celi

Regia  Giancarlo Sepe

Scene      Carlo De Marino

Light designer  Franco Ferrari

con:

Andrea Giordana,Giancarlo Zanetti,Luchino Giordana, Elena Callegari, Simona Celi, , Michele Dè Marchi,Natale Russo, Alessandro  Romano, Giorgia Visani

Luchino Giordana nel ruolo di Antonio

 

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