Teatro dei Satiri. “Professione: separata!”. Il marito-conto-corrente. Recensione

ROMA – L’ingegnosa mente femminile, sempre volta ad accalappiare cuori fin dai primi sussulti adolescenziali, mentre i maschietti pensano al pallone e a prove di puro inutile machismo, si affina con l’età, fino ad arrivare matura al divorzio. Divorzio da chi? Ma dal prezioso conto corrente che si sono sposate.

Da qui parte la commedia di Salvatore Scirè, che ovviamente non si mostra subito allo spettatore, lasciando in sospeso il dubbio che il marito-conto-corrente sia in realtà un lestofante che trascura una moglie dedita a rianimare un rapporto morto, rapporto invece vivo ma non quanto potrebbe essere un atletico ragazzotto con il quale lei si trastulla. La donna ha tutte le colpe? Salvatore Scirè non ce lo dice ma chi non ha almeno un amico rovinato economicamente dalla ex? Io dovrei alzare più mani, se ne avessi. L’abile Scirè, ci accompagna per mano, a suon di battute e dialoghi serrati (resi perfettamente dall’ottimo cast) in una ragnatela di inganni in cui l’uomo inesorabilmente cade. Ma non sempre le cose vanno come dovrebbero e qui entra in scena l’imprevedibile finale (a stento ho trattenuto un urlo di entusiastica rivalsa maschile, per quanto amara). 

Gli atti susseguono in crescendo regalandoci nell’ultimo atto una serie di dialoghi esplosivi, profondi quanto umoristici, rivelando la capacità dell’autore/regista di mettere a nudo, non solo il rapporto di coppia, ma anche l’animo umano, inquinato da sotterfugi, gelosie, vendette, rancori, sempre illuminati dal faro della spietata e deliziosa ironia. 

Una nota di merito a chi si è occupato del casting, ogni personaggio è perfettamente reso dagli attori, in ogni sfumatura. La recitazione non si sente, è come spiare la realtà, così come la conosciamo. Francesca Milani, la moglie, fa sentire la sua imponente presenza scenica fin alle prime battute, Andrea Quintili, il marito, ci regala un marito ingenuo, distratto, elegante e colto, ho gradito il suo linguaggio forbito, piacevolissimo. Gabriella Di Luzio, nella veste dell’avvocato smaliziato è a suo agio, talmente naturale da far pensare che godesse realmente nel macchinare per rovinare un uomo. Debora Zingarello, l’amica della moglie, offre un’armoniosa recitazione e delicatezza nel muoversi sulla scena.  Anche Marina Benetti, giovanissima, nelle vesti di Lilly, dona sorrisi con la sua interpretazione. Una nota per Raffaele De Bartolomeis, con un personaggio (l’amico del marito) che si muove tra umoristiche digressioni meta-linguistiche e letture filosofiche della realtà. La sua frizzante recitazione, non solo verbale ma anche fisica, si lega alla tradizione della commedia napoletana. 

PROFESSIONE: SEPARATA!

Una commedia scritta e diretta da SALVATORE SCIRE’

Attori:  FRANCESCA MILANI, GABRIELLA DI LUZIO

RAFFAELE DE BARTOLOMEIS, ANDREA QUINTILI,

DEBORA ZINGARELLO e MARINA BENETTI

e con l’amichevole partecipazione in video

di MANUELA LUCCHINI

Scene: Riccardo Polimeni

Grafica: Matteo Nardone

Ufficio stampa: Rocchina Ceglia

TEATRO DEI SATIRI

via di Grottapinta 19 – Roma

dal 27 maggio al 7 giugno

info e prenotazioni tel 066871578

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