Venezia 68. Papabili al concorso 2011: Polanski, Cronenberg, Clooney, Spielberg

ROMA – In pieno festival di Cannes  Venezia sceglie gli atleti in gara, allunga il fascino della laguna sugli appassionati che aspettano le storie per immagini. Così trapelano, dal sito di Variety,  alcune indiscrezioni relative ai titoli in programma alla 68ma edizione della Mostra, che si svolgerà al Lido dal 31 agosto al 10 settembre e la cui giuria sarà presieduta da uno dei registi più promettenti e visionari del momento Darren Aronofsky.

Il primo grande papabile, reduce dai problemi giudiziari, è  Roman Polanski con “Carnage“, che vanta un cast  eccezionale: Kate Winslet, Christoph Waltz, Jodie Foster, Matt Dillon, John C. Reilly. La storia racconta di due coppie di genitori che si scontrano, dopo che i figli sono stati coinvolti in una rissa a scuola. “Carnege” segue la lite tra le due famiglie, dimostrando come i genitori non abbiano molta maturità in più rispetto ai loro ragazzi.
Altro nome evocato è David Cronenberg con Dangerous Method, racconto oscuro sulla scoperta della fascinazione sessuale e intellettuale. Il film è incentrato sul turbolento rapporto tra il giovane psichiatra Carl Gustav Jung (Michael Fassbender), il suo mentore Sigmund Freud (Viggo Mortensen) e Sabina Spielrein (Keira Knightley), giovane donna bella e tormentata che si frappone tra loro. Nella mischia si aggiunge Otto Gross (Vincent Cassel),  paziente tanto dissoluto quanto determinato.

Ma in lizza ci sono anche The Descendants di Alexander Payne (con George Clooney)   incentrato su un agiato proprietario terriero che, insieme alle sue due figlie, parte alla ricerca dell’amante di sua moglie, nella speranza di mantenere unita la famiglia. E c’è anche  Ides of March, diretto dallo stesso Clooney: il titolo  fa riferimento al giorno dell’uccisione di Cesare, ed è un dramma politico che parla dei retroscena di una campagna per le primarie presidenziali.

Ancora si menziona The Moth Diares di Mary Harron e W.E. di Madonna. Dall’Europa potrebbero arrivare Alps del greco Yorgos Lanthimos e Paradise dell’austriaco Ulrich Seidl, oltre a Tinker, Tailor, Soldier, Spy dello svedese Tomas Alfredson e The Lady di Luc Besson; ma anche, se pronto in tempo, La chispa de la vida di Alex de la Iglesia.
Si parla di  Faust, film di Aleksandr Sokurov. E altri titoli possibili sarebbero Un eté brulant di Philippe Garrel (con Monica Bellucci), oltre a molti americani, tra cui Dark Horse di Todd Solondz. Potrebbe partecipare al festival un film di Steven Soderbergh scelto tra Contagion e ‘Haywire’, uno diretto da Steven Spielbergh che ha in pole position l’animazione di Tintin e il drammatico War Horse.
Film che, sempre secondo Variety, stanno correndo per essere terminati in tempo per partecipare sono The Grandmasters di Wong Kar Wai e On the Road di Walter Salles. Molti i titoli provenienti dalla Gran Bretagna: Wuthering Heights di Andrea Arnold, Shame di Steve McQueen, The Deep Blue Sea di Terence Davies e Trishna di Michael Winterbottom. Dall’Asia potrebbero essere selezionati Prey di Brillante Mendoza (Filippine) e un film di Johnnie To tra Life Without Principle e Don’t Go Breaking My Heart. Per quanto riguarda l’Italia Variety dà per certa la presenza a Venezia del nuovo film di Cristina Comencini Quando la notte, con Gianni Amelio (Il primo uomo), Emanuele Crialese (Terraferma) e Ermanno Olmi (Il villaggio di cartone) tra gli altri autori più probabili.
L’amore per il cinema è simile al mal d’Africa, più si è  lontani più ti affama un languore nostalgico:  quale ricetta prepareranno i cuochi della kermesse? Il programma lo conosceremo a fine luglio, durante la conferenza stampa che ogni anno si tiene a Roma.

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