“Bota café”. Spiragli d’Albania. Recensione. Trailer

ROMA – In  zona non identificabile dell’Albania,  Juli, Ben e Nora formano  una piccola comunità di perseguitati e dimenticati dal tempo. Agglomerato di consanguinei  esiliati durante il comunismo in un campo di internamento del regime di Henver Hoxa. 

Vicino all’ex campo, desolato e precario, sorge il Bota café, – Bota in albanese  vuol dire ‘il mondo’ –  il cui proprietario Ben, sposato e molto più vecchio,  ha una relazione con Nora, la giovane cameriera. Nora lavora con la cugina di Ben Juli, che si prende cura della nonna Noje. Come Ben, anche Juli è orfana. I tre personaggi costituiscono l’asse portante del film di Elezi e Rogoreci, la loro è una quotidianità estenuante e sempre uguale, ravvivata da piccoli piaceri: una bibita rinfrescante, l’amore in una macchina sgangherata.  La costruzione di un’autostrada nei pressi del Bota cafè sembra l’occasione per cambiare il proprio destino…

 Drammatica vita di umanità dolente, che attende un improbabile svolta esistenziale, il volto poco conosciuto di un’Albania a due passi da casa nostra. Questo, forse,  il merito principale, del film: l’aprire uno spiraglio su una realtà per molti di noi solo immaginata, un’Albania diversa da quella dei soliti cliché.

Regia:Iris Elezi, Thomas Logoreci
Cast:L. Lionello, A. Gorishti, A. Ukaj, E. Sorra
Distribuzione
:IST. LUCE CINECITTA’ S.R.L.
Produzione:
Albanian National Center of Cinematography (QKK), Direzione Generale Cinema, Erafilm
Genere:DRAMMATICO
Durata:100
Origine: COP
Anno: 2015
Data di uscita: 25/06/2015

Bota café – Trailer


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