Il gruppo performativo Dynamis in “2115” presso La città visibile – Utopolis, Grosseto 14/19 settembre 2015

È grazie alla nostra mortalità che noi contiamo i giorni e i giorni contano.

In uno spazio senza tempo dell’immortalità,
niente ha un significato – incluso la vita.
Zygmunt Bauman

GROSSETO – Sabato 19 settembre, alle ore  00:30 presso il Cassero Senese nell’ambito di Utopolis – La città visibile, la compagnia Dynamis si esibirà nell’atto conclusivo della performance 2115.

La capsula 2115, che nella settimana di preparazione da lunedì 12 settembre avrà raccolto le testimonianze che gli abitanti di Grosseto e i fruitori del festival avranno desiderato lasciare ai posteri del 2115, verrà interrata, e nel luogo dell’interramento verrà apposta una targa contenente le istruzioni d’uso per la comunità del futuro. Durante la settimana il centro di raccolta dati sarà ubicato presso la galleria del Centro di Documentazione per le Arti Visive in Via Mazzini 97.

2115 è un dispositivo ludico per l’immortalità che congela una porzione del presente destinandola al futuro.

2115 si interroga sul divenire e sull’incidenza del tempo nello spazio.
Il progetto nasce dall’esigenza di raccontare l’abitare contemporaneo interrogandosi sulla relazione che i cittadini vivono con i propri spazi e sulla natura dei condizionamenti che caratterizzano la società contemporanea e l’individuo nel suo rapporto con il tempo.
La performance agisce come un rito di passaggio, un atto formale portatore di una forte dimensione simbolica, in cui le normali regole spazio-temporali vengono infrante e si rafforza la percezione della collettività, contribuendo a collegare il presente con il passato, il singolo alla comunità.

2115 è una Capsula del Tempo, organo di trasmissione, contenitore di un’epoca.
Una capsula del tempo è un contenitore appositamente preparato per conservare oggetti o informazioni destinate ad essere ritrovate in un’epoca futura, un ponte tra due comunità, la nostra e quella dell’avvenire. La Capsula 2115 raccoglie dati personali, tracce, registrazioni audio e video, foto, messaggi e segni provenienti dalla città di Grosseto. Stimoli e testimonianze saranno il risultato di una settimana di raccolta effettuata da due squadre esplorative DYNAMIS e un gruppo di ragazzi della città che hanno aderito all’iniziativa.

2115 è una performance pensata per il pubblico del 2115.
Durante la settimana di residenza a Grosseto la regia di DYNAMIS organizzerà i dati raccolti presso la e li rielaborerà trasformandoli in un’azione performativa. Il momento di interramento della Capsula 2115 è il passaggio conclusivo dell’operazione. Il luogo scelto per custodirla sarà indicato da una targa contenente le istruzioni e salvaguardato dalla comunità fino al 2115.
Il pubblico presente all’azione del 2015 non sarà che testimone di un rito costruito per i suoi pronipoti.

2115 è un dispositivo che comunica in modo unidirezionale con il futuro.
L’identità visiva e la comunicazione del progetto sono curati dallo studio di progettazione CO-CO.
Il progetto si propone di creare un contenitore in cui confluiscano segni capaci di annullare le distanze spazio-temporali. Le strutture grafiche progettate sono sia uno strumento per l’organizzazione dei dati che per la loro trasmissione nel futuro. 
Ogni rito di passaggio è soggetto ad una struttura organizzativa determinata in precedenza e finalizzata allo scopo che si intende ottenere.
Classificare è uno dei modi principali con cui si cerca di garantire coesione e continuità all’interno di una comunità, producendo legami particolari tra gli individui che ne fanno parte.
Delimitare, togliere spazio, disegnare un confine significa ottenere uno spazio proprio.

2115 ha debuttato a luglio nell’ambito del Festival Pergine Spettacolo Aperto; Grosseto si inserisce così all’interno della mappatura di capsule del tempo 2115 che Dynamis si propone di disseminare gradualmente su tutto il territorio italiano.

VIDEO della performance

DYNAMIS
DYNAMIS conduce un lavoro di ricerca teatrale attraverso la sperimentazione di diverse forme espressive, muovendosi su tre assi: la Formazione, la Ricerca, la Produzione.
La ricerca di DYNAMIS è indirizzata alla comprensione dei meccanismi del teatro al di fuori dei processi scenici abituali. Il processo di smarrimento nell’urbano è alla base delle pratiche di azioni collettive e individuali fucine di materiale, alfabeto personale e materia grezza per l’azione scenica. 
Promuove attività formative per attori professionisti, studenti universitari, amatori, bambini e adolescenti per stimolare l’incontro e la comunicazione tra le persone e riattivarne uno sguardo attento, partecipe e critico. 
Il percorso della compagnia è da anni affinato in contatto con i ragazzi con cui DYNAMIS esplora, attraverso laboratori nei licei, work-shop intensivi, percorsi di formazione e progetti performativi, nuovi punti di vista e diverse possibilità di approccio agli spazi della propria città. L’obiettivo della proposta formativa è accompagnarli ed educarli alla partecipazione al mondo teatrale, nell’intento di formare il nuovo potenziale pubblico di domani.

DYNAMIS è in residenza stabile al Teatro Vascello di Roma dal 2011 dove trova lo spazio per la sua Ricerca quotidiana.

Grosseto, 14 – 19 settembre 2015

CREDITI
produzione DYNAMIS / Muramonamur
ideazione Andrea De Magistris / Giovanna Vicari
regia Andrea De Magistris
con Filippo Lilli / Marta Vitalini
progetto visivo e comunicazione CO-CO
video e tecnica Paride Donatelli
ufficio stampa Marta Scandorza per F/M PRESS
organizzazione generale DYNAMIS
Utopolis – La città visibile 2015

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