“Garfield Il Supergatto”: il ritorno in 3D del gatto più pigro del mondo. La recensione

Dalla sua prima apparizione nel lontano 1978 su ben quarantuno quotidiani americani ne ha fatta di strada Garfield, il gattone pigro e obeso nato dalla penna di Jim Davis: fumetti, pluripremiate serie televisive, videogiochi e ben tre film.

L’ultimo, “Garfield il supergatto”, visibile anche in 3D, esce in questi giorni anche in Italia, e presenta delle novità rispetto ai suoi due predecessori: innanzitutto è totalmente animato, mentre negli altri solo il personaggio di Garfield era digitale e il resto degli attori reali; inoltre la breve durata, settantatre minuti, lo avvicina di più ad un prodotto televisivo destinato ai più piccoli piuttosto che a un’opera concepita per il grande schermo.

 

Ma veniamo alla trama: l’alter ego di Garfield, Garzooka, gatto supereroe, dal mondo dei fumetti arriva nel mondo dei cartoni con l’intento di evitare che la super cattiva Vetvix si impossessi del cristallo Klopman che gli consentirebbe di conquistare il mondo. Infatti il cristallo ha il potere di ricaricare la pistola con la quale Vetvix può ridurre a zombie qualsiasi essere che colpisce: sarà compito di Garfield e dei suoi amici aiutare Garzooka ed impedire che il piano di Vetvix si realizzi.

Nonostante le buone intenzioni, prima fra tutte il tentativo di far incontrare il mondo dei fumetti con quello dei cartoni,  lo sviluppo della storia appare abbastanza noioso: mancano le gags che hanno reso film d’animazione come “Gli Incredibili”, “Ratatouille”, “Shrek”, solo per citarne alcuni, esempi di come un prodotto destinato ad una precisa fascia d’età possa poi essere apprezzato anche da un pubblico più vasto.

Lo stesso ricorso alla tecnologia del 3D appare una scelta forzata visto la presenza di effetti speciali abbastanza elementari e tali da non giustificarne l’uso.

Alla fine il personaggio più riuscito appare quello della cattivissima Vetvix, e la marcia degli zombie che inseguono Garfield e i suoi amici ci sembra la cosa più divertente di un cartoon piuttosto deludente.

 

 

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