“Il mondo di mezzo”, il film su mafia capitale. Recensione

ROMA – E’ stato presentato alla stampa nel luogo simbolo del Campidoglio il film su mafia capitale, che esce il 4 maggio nelle sale italiane, Il Mondo di Mezzo del regista Massimo Scaglione.  

Racconta di Gaetano Mariotti (Tony Sperandeo), imprenditore romano, re del mattone: uomo, ambizioso e senza scrupoli che nutre il desiderio, oltre che di accumulare ricchezze, di condurre sulle stesse orme suo figlio Tommaso (Matteo Branciamore). Sarà la sua prematura morte a catapultare Tommaso, suo malgrado, alla guida dell’impero del padre. La coscienza lascia repentinamente il posto ad un’incalzante avidità che porterà il giovane a stringere uno scellerato sodalizio con i poteri del Campidoglio. In stile Cosa Nostra, si completa il filone giudiziario ormai noto come Mafia Capitale.

È complicato parlarne dopo aver assistito alla proiezione. Da una parte ci sono gli intenti lodevoli e coraggiosi del regista (anche sceneggiatore e coproduttore) e dall’altra il prodotto finale che, a prescindere dai contenuti, dovrebbe comunque essere coinvolgente o quanto meno piacevole. Purtroppo così non è. Dopo un inizio interessante che ripercorre i primi passi nell’ambiente imprenditoriale del costruttore Gaetano Mariotti il racconto si sfilaccia prendendo direzioni improbabili alla ricerca di una descrizione del mondo interiore del figlio Tommaso, ragazzo sognatore, amante dell’arte e lontano dai giochi di potere di cui poi, da adulto, sarà protagonista. Altissima la recitazione di Tony Sperandeo, capace da solo di tenere in piedi un film grazie anche all’ottima  interpretazione di Massimo Bonetti. 

Ciò che manca è una sceneggiatura solida, dialoghi serrati, intimi, capaci di raccontare i sotterfugi, le menzogne, la corruzione. Tutto rimane in superficie. Non basta l’incontro con un assessore e una manciata di battute per dare un ritratto realistico di Mafia Capitale. Manca è il dramma personale di chi rimane incastrato nel meccanismo o di chi fa leva sull’avidità per ottenere il proprio tornaconto. 

Tutti noi abbiamo ascoltato le intercettazioni capaci di lasciare allibiti per la spietatezza delle parole e dei toni. Il film non restituisce un reale ritratto di quanto è successo nelle stanze del Campidoglio, rimane un racconto quasi impalpabile, suggerisce senza mai parlare in modo diretto allo spettatore. Nel migliore dei casi, tutto è intuito, mai detto. E quando i dialoghi diventano espliciti, come quelli tra il Capo di Gabinetto del Sindaco Lucio Oldani (Massimo Bonetti) e Massimo (Matteo Branciamore) vengono spogliati di ogni tensione, (de)merito anche di una colonna sonora improbabile  e spensierata, del tutto slegata dal girato.   

“Il Mondo di Mezzo” è un film di indignazione, di denuncia, che strappa la realtà portandola sullo schermo” come ha ribadito il regista in conferenza stampa. Peccato che sia solo una fotocopia sbiadita della realtà.

    

IL MONDO DI MEZZO 

Uscita cinema giovedì 4 maggio 2017 

Regia di Massimo Scaglione

Sceneggiatura  Massimo Scaglione

Interpreti   Matteo Branciamore, Nathalie Caldonazzo, Tony Sperandeo, Massimo Bonetti, Laura Lena Forgia, Francesca Rocco, Paolo Raggi, Sandro Medici.  

Fotografia  Nino Celeste

Musiche Rosaria Gaudio, Enrico Lucchetta

Genere  Drammatico

 Italia, 2017

Durata 90 minuti. 

Distribuzione Red Moon Films

Il mondo di mezzo – Trailer 

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