Teatro. “Cocktail di Scambi”, un successo di Salvatore Sciré. Recensione.

ROMA – Il teatro Tirso de Molina di Roma è sold out e plaude a ritmo di musica, decretando il successo di “Cocktail di Scambi” opera del commediografo e regista Salvatore Sciré.

Il sipario si apre su un appartamento fra i tetti altolocati della capitale, dove un onorevole (Vasco Montez) e i suoi portaborse (Antonella Arduini e Massimo Folgori) entrano con l’intento di sistemare il parlamentare e la sua amante (la bella Martina Menichini) al riparo da occhi indiscreti. Una vicina invadente (Simona D’Angelo), con la scusa di riprendersi un gatto che ama scavalcare i terrazzi comunicanti, sarà l’elemento di disturbo che dà vita a una sagace satira sull’ipocrisia di usi e costumi del nostro paese, sulla vetta e alla base della piramide sociale. 

All’intreccio di “scambi” amorosi e clientelari, ben espressi da attori professionali ed efficaci, si uniscono Gianpiero Cricchio, il raccomandato di turno; Valeria Palmacci, nella parte della colorita moglie dell’onorevole, applauditissima per la sua divertente espressività. Adolfo Bianchi Whites nel ruolo del camaleontico e affascinante truffatore di ogni epoca; infine il giovane Mario Sapia, il cui valido cameo arricchisce la piéce.   

La storia dell’onorevole in carriera – con tanto di amante, portaborse interessati, moglie gelosa, vicina intrigante, adulatori pronti a cogliere l’occasione, persone dalla doppia vita che della maschera sociale fanno un “modus vivendi ” – è una parodia dei nostri vizi, alla quale gli spettatori rispondono con alto gradimento. La sceneggiatura ha un finale pirotecnico, azzeccate conclusioni, colpi di scena, tanto da trascinar con sé il caloroso coinvolgimento del pubblico: non a caso, per Salvatore Sciré e la compagnia di attori, si tratta di un consolidato successo tornato a grande richiesta nei teatri della capitale.

COCKTAIL DI SCAMBI

Una commedia scritta e diretta da Salvatore Scirè

Con Simona D’Angelo, Vasco Montez, Antonella Arduini Massimo Folgori, Martina Menichini, Gianpiero Cricchio, Valeria Palmacci, Adolfo Bianchi Whites e Mario Sapia

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