LampedusaCinema. Il Vento del Nord 2018, seguito da 10.000 spettatori

Un succeso incredibile di pubblico nell’isola che da trent’anni non ha una sala cinematografica attiva.Dal 26 Luglio una maratona di 40 titoli  con ospiti ed eventi per 10 giorni Edizione speciale de Il Vento del Nord organizzata da Massimo Ciavarro con la direzione artistica  di Laura Delli Colli e la  collaborazione  di  Giovanni Spagnoletti per il laboratorio sulla scrittura con i ragazzi dell’isola   

LAMPEDUSA – Dieci mila spettatori in dieci giorni. E il 10 è diventato il numero vincente di quest’edizione speciale  de Il Vento del Nord, la rassegna che porta ogni anno il cinema a Lampedusa e che ancora una volta ha concluso con un bilancio positivo -oltre le stesse previsioni- la sua maratona cinematografica. Un decennale che significa 500 mila spettatori – di un’isola che da trent’anni non ha una sala cinematografica attiva- ai quali, gratuitamente, la rassegna ha proposto dall’inizio non meno di 350 titoli.

Un piccolo rito che si è replicato anche negli ultimi giorni: con una raffica di proiezioni nella grande arena  installata, sotto le stelle, davanti al porto degli sbarchi, la rassegna (organizzata da Massimo Ciavarro con la direzione diLaura Delli Colli) ha portato infatti ancora una volta a Lampedusa il cinema dell’ultima stagione;protagonista di incontri, il laboratorio sulla scrittura coordinato dal professor Giovanni Spagnoletti e il premio finale quest’annoassegnato al miglior film, Nove lune e mezza di Michela Andreozzi, con una menzione speciale per Metti la nonna in freezer di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, tra le opere prime e seconde in programma, dagli studenti dell’isola ai quali è stato destinato il nuovo capitolo del progetto sulla scrittura creativa per il cinema in collaborazione con SIAE.

Ospiti delle serate negli incontri col pubblico, Carolina Crescentini che ha girato sull’isola per due mesi la fiction di Marco Pontecorvo, con Claudio Amendola, Lampedusa e Sabrina Impacciatore, Michela Andreozzi con Max Vado, la regista e attrice Nadia Kibout, e , ancora, un grande Terence Hill: curioso di conoscere Lampedusa in poche ore di sosta sull’isola ha voluto incontrare il dottor Pietro Bartolo ed è stato accolto anche dal parroco di Lampedusa, il mitico don Carmelo, che lo ha festeggiato anche il palcoscenico, dopo la proiezione del suo film Il mio nome è Thomas. Ultima ospite festeggiatissima dal pubblico  Sabrina Impacciatore, protagonista e anche coautrice della sceneggiatura di A casa tutti bene di Gabriele Muccino film conclusivo  della rassegna con Ammore e malavita dei Manetti Bros. e Ella & John The Leisure Seeker di Paolo Virzì.

 

LampedusaCinema Lab con la Giuria dei ragazzi

Un laboratorio sulla scrittura per il cinema dedicato alla giuria dei ragazzi di Lampedusa – Gaia Strazzera, Martina Sanguedolce, Giovanni Greco, Giorgia Licciardi, Federica Pavia, coordinati da Giuseppe Partinico – in rappresentanza degli studenti liceali dell’isola. A Michela Andreozzi,  che lo ha ritirato insieme a Max Vado, interprete del film, è stato assegnato il premio 2018, come si legge nella motivazione scritta dai ragazzi “per l’eccezionalità e la capacità di aver unito la comicità con l’attualità”. “La generosità, la solidarietà, il diritto di scegliere maternità e paternità, come dimostra il film, sono temi che, pur nel linguaggio della commedia, fanno riflettere e diventano universali oltre la leggerezza dei dialoghi e le scelte di regia”. Dall’autrice del film un grazie sincero all’isola ieri sera dal palco della rassegna, dove ha ricevuto il premio dal Sindaco di Lampedusa,  Totò Martello (che ha ringraziato per l’iniziativa – a costi zero per Lampedusa),  Massimo Ciavarro, organizzatore,Laura Delli Colli, per la Direzione Artistica e Giovanni Spagnoletti, coordinatore del laboratorio che anche quest’anno grazie a SIAE ha avvicinato i ragazzi dell’isola non solo al cinema ma alla scrittura  e al linguaggio della sceneggiatura, un tema sul quale ieri sera hanno avuto in diretta il saluto e l’incoraggiamento di due professionisti di grande qualità come Andrea Purgatori e Paola Mammini.  La Giuria  Il Vento del Nord/SIAE che ha scelto il vincitore tra le opere prime e seconde viste nei dieci giorni di quest’edizione ha anche assegnato una menzione speciale al film Metti la nonna in freezer di Giancarlo Fontana e Giuseppe C. Stasi  “per l’originalità del soggetto e il ritmo di una recitazione che, attraverso la commedia affronta il tema del precariato, raccontando una storia surreale che diverte utilizzando anche il linguaggio dei generi cinematografici e in particolare dell’horror ma che al tempo stesso mette in scena un’attualità alla quale ci ha abituati la cronaca di un Paese nel quale, come accade nel film, è a volte decisamente sottile il confine tra legalità e grandi e piccole trasgressioni.”

Ogni film ci ha colpito in maniera eccezionale – si legge nel verbale dei ragazzi che hanno scelto i vincitori- per i temi che sono stati trattati: dalla passione per una scelta di vita in ‘Chi m’ha visto’ al desiderio di una maternità che a prima vista potrebbe sembrare impossibile (‘Nove lune e mezza’), dal tema della globalizzazione eccentrica nella dittatura della tecnologia (‘Sconnessi’) al rispetto delle regole, anche fiscali, che ancor oggi viene sempre meno (‘Metti la nonna in freezer’) siano stati posti di fronte a grandi difficoltà di scelta proprio perchè ogni sceneggiatura ha la sua validità e il suo fascino”.

Una serata dedicata alle donne migranti

Con le commedie e la leggerezza un momento speciale è nato intorno al libro di Antonella Ferraiolo Antikka,dedicato ai parti delle donne migranti e alle loro storie e alla serata, insieme a Bartolo, ha portato la sua testimonianza per Emergency la giornalista Michela Greco. Enozionante il reading dal libro di Nadia Kibout  anche interprete del corto di Adelaide De Fino La pace dannata.

Oltre i film , documentari e ambiente

Dieci i cortometraggi presentati in selezione, quasi tutti sul tema delle migrazioni. Uno per tutti, seguitissmo, Ccà semu di Luca Vullo ha offerto non solo un vero e proprio spot sullo splendore naturale di un’isola di frontier ma al tempo stesso di richiamo turistico ma anche il tentativo, riuscito, di far parlare dei loro problem e della loro realtà proprio i lampedusani. I quali, da buoni isolani, si sono raccontati sullo schermo come sulla realtà senza sconti, nel bene e nel male.  Di ambiente Il Vento del Nord ha parlato anche attraverso una multivisione fotografica dedicate all’isola, in Dusa nel mare di Sonia Fattori e i due documentari sul mare e le tartarughe di Lampedusa di Salvatore Tuccio.

Comicittà– Le ‘Pillole’  comiche di  Cinecittà

Grande successo per la  maratona di straordinarie sequenze d’archivio, regalate al pubblico dell’isola da Cinecittà che, tra i partner della manifestazione,  ha voluto far conoscere così anche a chi non ha la possibilità di vedere il cinema sul grande schermo la ricchezza  della sua  storia, che ha costruito l’immagine e la grandezza del cinema italiano ‘in casa’ e nel mondo. Una scelta, quella tratta dall’archivio del Luce, che in omaggio alle serate di commedia proposte dalla rassegna, ha privilegiato il protagonismo, anche inedito e dietro le quinte,  dei grandi comici. Tra i protagonisti Totò, Sordi, il grande Vittorio De Sica come attore, e ancora Manfredi, Billi e Riva, Proietti, Benigni, Verdone e Christian De Sica, Dario Fo, Paolo Villaggio, Lino Banfi, Franca Valeri e Vittorio Caprioli, Walter Chiari e  in omaggio a Terence Hill, una ‘pillola’ ormai storica con Bud Spencer, Infine, una Lampedusa in bianco e nero dale cronache degli anni Cinquanta, vero dono d’autore per i  lampedusani che hanno così riconosciuto luoghi e percorsi della loro storia.

Perchè Il Vento del Nord

Il Vento del Nord che vola verso l’undicesima edizione, già annunciata per l’estate 2019, vuol essere da sempre intrattenimento e spettacolo ma anche cultura, riflessione e solidarietà e soprattutto l’occasione per una grande festa che coinvolga i lampedusani con gli ospiti presenti per i film in rassegna. Nei dieci giorni organizzati daLampedusaCinema, cqiest’0annp om’è ormai tradizione, i protagonisti sono stati  ancora una volta soprattutto i film italiani che hanno conquistato il pubblico nella stagione appena conclusa. Un modo per portare nell’estremo sud del Sud, ma a nord delle tensioni e dei problemi del Nord Africa, con il cinema popolare della commedia, tanti temi che toccano la Sicilia e Lampedusa quotidianamente: etica e impegno, territorio e ambiente, denuncia e speranza. 

Mai come in questa edizione speciale, infatti, Il Vento del Nord, che ha aperto la strada per il cinema a Lampedusa, ha voluto offrire all’isola anche un’occasione di leggerezza e anche di riscatto, lontana dagli stereotipi che l’informazione continua inevitabilmente a far rimbalzare in Italia e nel mondo.

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