Teatro Argentina. Boom di spettatori per Massimo Popolizio in “Un nemico del popolo”

ROMA – UN NEMICO DEL POPOLO chiude con grande successo il suo ciclo di repliche al Teatro Argentina, accolto con calore e partecipazione dal pubblico romano che ha fatto registrare oltre 16.000 presenze in sei settimane di rappresentazioni (31 repliche, dal 20 marzo al 28 aprile).

Regista e interprete energico e titanico di questa produzione del Teatro di Roma è Massimo Popolizio che, dopo l’acclamato e pluripremiato Ragazzi di vita, si è cimentato con un testo di Henrik Ibsen per restituire con slancio, modernità e senso della parodia lo scontro tra fratelli e la corruzione del potere, temi ancora attuali in grado di parlarci del nostro mondo. Il Teatro di Roma ringrazia Massimo Popolizio e Maria Paiato, sublime e leggiadra interprete in abiti maschili, e gli altri 12 attori in costante equilibrio su note di tenerezza e umanità, Tommaso Cardarelli, Francesca Ciocchetti, Martin Ilunga Chisimba, Maria Laila Fernandez, Paolo Musio, Michele Nani, Francesco Bolo Rossini,Dario Battaglia, Cosimo Frascella, Alessandro Minati, Duilio Paciello, Gabriele Zecchiaroli. Una coraggiosa produzione premiata non soltanto al botteghino ma intercettata dalla sensibilità del pubblico e della critica per la qualità dell’operazione, e che ritornerà in scena all’Argentina nel gennaio 2020 per la nuova Stagione del Teatro di Roma, proseguendo poi il suo viaggio nei maggiori teatri nazionali (Milano, Torino, Napoli e altri ancora).

Questo spettacolo vince un’enorme sfida, non scontata e con risultati d’eccezione: dare vita ad un testo di fine Ottocento e far sì che incontri l’entusiasmo degli spettatori di oggi. Così UN NEMICO DEL POPOLO compie un piccolo miracolo a Roma, che ci dice come la Città sia pronta a reagire, a partecipare quando accade un evento autentico e emozionante.

Un successo che rinnova l’impegno del Teatro di Roma – Teatro Nazionale nel perseguire una politica culturale in ascolto del pubblico grazie ad una proposta multidisciplinare che spazia dalla consueta programmazione teatrale ad occasioni di incontro e approfondimenti tematici (tra tutti il ciclo Luce sull’Archeologia): una linea premiata dagli spettatori nel 2018 con un dato di affluenza che si è attestato su 200.000 presenze nelle sale di Argentina, India, Torlonia e Valle.

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