Teatro Quirino. Il fascino dei cambiamenti per la stagione 2019-2020

ROMA – Tempo di bilanci e di cambiamenti per il Teatro Quirino Vittorio Gassman che – sotto la direzione artistica di Geppy Gleijeses e Guglielmo Ferro – si prepara alla nuova stagione 2019-2020 con un ricco programma di spettacoli in prosa e balletto: dai grandi classici come Pirandello, Verga, Brecht, alle importanti novità – da Alessandro Siani a La classe di Vincenzo Manna –, passando per il Balletto di Roma.

Quest’anno ricorre il decimo anniversario del passaggio alla gestione privata di Gleijeses che ha indubbiamente reso il Quirino il primo teatro privato di Roma e il secondo in Italia, con un raddoppiamento degli abbonamenti. Questo successo resta da stimolo a un miglioramento sempre maggiore in vista della celebrazione dei 150 anni dalla fondazione del Teatro nel 2021 e degli eventi che seguiranno.

Sono in programma i lavori di ristrutturazione che riguarderanno il bistrot, la galleria e la platea, con un perfezionamento della visibilità delle balconate e l’importante sostituzione delle poltrone, lasciando la possibilità anche agli spettatori di poter contribuire attraverso iniziative come Un aperitivo per la tua poltrona in abbinamento alla Card per gli abbonamenti.

La volontà è quella di colmare fino in fondo la distanza col pubblico, affinchè non ci sia più un divario tra il palco con i suoi “addetti ai lavori” e gli spettatori in sala. L’impegno a rendere il Teatro non solo più vivibile, ma foriero di esperienze di bellezza e di arte rappresenta degnamente questo desiderio che rispecchia in pieno le scelte della futura stagione teatrale: “il teatro si fa in due: chi sta sul palcoscenico e chi è in sala. Questo è stato l’insegnamento di mio padre e di chi ha lavorato con lui, come il grande Strehler – racconta Guglielmo Ferro –. Ci ispiriamo a un pubblico ideale. Il teatro è pop, nel senso classico del termine: popolare”.

La stagione si aprirà il 1 ottobre con Piccoli crimini coniugali – per la prima volta al Quirino – che vede due grandi nomi come Michele Placido e Anna Bonaiuto alle prese con l’eterno conflitto tra uomo e donna, a cui seguirà Il silenzio grande, uno spettacolo voluto da Alessandro Gassman e scritto dal giallista Maurizio De Giovanni. I grandi classici vedono Monica Guerritore in L’anima buona di Sezuan di Bertold Brecht, Enrico Guarnieri in Mastro Don Gesualdo di Verga e Sergio Assisi in Liolà di Pirandello. Nancy Brilli sarà la protagonista di A che servono gli uomini –con la regia di Lina Wertmüller – che sarà lo spettacolo di Capodanno. Vedremo un interessante Processo a Gesù con Paolo Bonacelli e Marilù Prati e Silvio Orlando inSi nota allimbrunire. Alcune novità importanti,tra le quali Felicità Tour di Alessandro Siani e La classe di Vincenzo Manna, fortemente legato alla contemporaneità e che presto vedremo anche nelle sale cinematografiche.

Il Balletto di Roma porterà in scena – dopo il successo di Otello nella stagione attuale –Lo Schiaccianoci Io, Don Chisciotte.

La stagione si chiuderà il 17 maggio, quando la regia di Geppy Gleijeses riproporrà Così parlò Bella vista, ispirato al film e al romanzo di Luciano De Crescenzo e fortemente voluto da Alessandro Siani, che ha debuttato lo scorso anno con grande successo di pubblico.

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