Sala Umberto. Pubblico in crescita e un seducente 2019/2020. Il cartellone

ROMA – Alessandro Longobardi, direttore del teatro Sala Umberto per diciotto anni, per sua definizione dice di essere stato “sempre in trincea” contro il degrado, la superficialità, la burocrazia, cercando di tutelare il suo pubblico, il gruppo di lavoro e di contenere i compromessi.

Oggi si definisce “maggiorenne, vaccinato e pieno di cicatrici”. Rileva il buon lavoro di tutti i suoi compagni di viaggio, ma per il futuro afferma: “Siamo ostaggi di scelte miopi del Mibac che non capisce quanto siano fragili e importanti i luoghi come questo teatro, i quali come la scuola e la sanità costituiscono l’humus di una società sana”. Ricorda l’iniziativa concernente la nascita del centro di produzione – non riconosciuto, ma vivo e vegeto – costituito dalla Sala Umberto e dallo Spazio Diamante, che si avvia alla sua terza stagione. 

Un esempio di scambio tra il centro e la periferia che si alleano e provano a generare nuove energie.  “Il bilancio artistico è soddisfacente” – sostiene –“ consapevoli della lenta ma costante crescita della qualità del progetto. Nota dolente, invece, per il teatro ragazzi che viene, di fatto, impedito dal Comune di Roma che ha aggravato il costo del trasporto degli studenti fino a € 180,00 (tassa ZTL per bus) verso i luoghi di aggregazione culturale e sportiva e ha vietato completamente l’accesso ai teatri del centro, non facendo distinzione tra i bus turistici e quelli che fanno servizi sociali. Una follia”. – conclude. Nota positiva – continua longobardi – è la terza edizione del Festival InDivenire, che si tiene presso lo Spazio Diamante. La manifestazione è nata per sostenere e dare visibilità alle nuove opere in forma di studio e alle compagnie composte di attori diplomati nelle migliori scuole/accademie della Regione Lazio; da quest’anno siamo onorati della partecipazione dell’Atcl, che condivide il progetto, un modo per dare sostegno al territorio ove opera il nostro centro di produzione e formazione.  Ha ottima salute l’Accademia professionale STAP Brancaccio, diretta del resistente Lorenzo Gioielli, attore, regista, autore, coadiuvato da un ottimo gruppo di docenti.  Quest’anno poi il pubblico è aumentato del 20% e così anche le entrate lorde e la stagione non è ancora terminata. 

LA STAGIONE 2019/2020 

La prossima stagione contiene una serie di punti di aggregazione, a partire da due immense figure della cultura italiana: Dario Fo e Giorgio Gaber. Con due giornate di studio, “Roma per Fo” e “Roma per Gaber”, sarà dedicata loro una serie di eventi teatrali, annunciati in un’apposita conferenza. Sarà ospitato il celeberrimo “Mistero Buffo” di Fo e Rame, che ha cambiato la storia del teatro italiano e che compie 50 anni, proposto nella versione di Mario Pirovano, e “Il Grigio” di Gaber e Luporini, interpretato da Elio e diretto da Giorgio Gallione, che inaugura una serie di eventi volti a celebrare Gaber in occasione degli 80 anni dalla nascita. 

Secondo punto di aggregazione: Cinema 

  • Dopo una bella tournée in Italia ritorna “Non si uccidono così anche i cavalli?” di Horace McCoy, da cui fu tratto l’omonimo film diretto da Sydney Pollack, vincitore di numerosi premi. Questo spettacolo è prodotto dal nostro centro di produzione, per la regia di Giancarlo Fares, con Giuseppe Zeno, un cast di 16 attori e una band di musica dal vivo diretta da Piji Siciliani. Lo spettacolo ha vinto il Premio come miglior spettacolo del 52˚ festival di Borgio Verezzi. 
  • “Misery”, romanzo di Stephen King del 1987, da cui è tratta la sceneggiatura di William Goldman per il noto film di genere horror thriller del 1990 “Misery non deve morire” di Rob Reiner. Misery è una grande opera sul potere magico della narrazione. Lo spettacolo è diretto da Filippo Dini che lo interpreta insieme ad Arianna Scommegna. 

3) “La piccola bottega degli orrori” su libretto scritto da Howard Ashman e con le musiche di Alan Menken è un delizioso horror musical che ha ispirato il film omonimo del 1986 di Frank Oz. Questa commedia noir sarà diretta da Piero di Blasio, attore, regista, traduttore 

4) “Sherlock Holmes e i delitti di Jack lo Squartatore” di Helen Salfas, con Giorgio Lupano, Francesco Bonomo e Rocio Muñoz Morales, diretti da Ricard Reguant 

5) “Tartassati dalle tasse” è la nuova commedia brillante scritta e diretta da Eduardo Tartaglia per Biagio Izzo. Ispirata al film “I tartassati” – diretto da Steno nel 1959 con Totò e Aldo Fabrizi – la pièce indaga sul malessere che il fisco induce al popolo italiano. 

Commedia brillante 

  • “Figlie di E.V.A.” di Andreozzi, Alfieri, Giardiello, diretta da Massimiliano Vado, è la storia di un uomo potente, interpretato da Marco Zingaro, che frega tre donne, che trovano il modo di vendicarsi. Una splendida Maria Grazia Cucinotta affianca due solide certezze della commedia come Michela Andreozzi e Vittoria Belvedere. 
  • A Natale torna con un nuovo spettacolo (titolo da definire) il grande Carlo Buccirosso, che ci accompagnerà per quattro settimane in allegra compagnia. 
  • “Maurizio IV – Un Pirandello pulp”, il nuovo testo scritto da Edoardo Erba su misura per due mattatori del palcoscenico come Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia. Lo spettacolo debutterà al Napoli Teatro Festival in luglio. Il richiamo a Pirandello non è casuale e lo stesso titolo ci riporta a IV. La regia è di Gianluca Guidi e la musica di Massimiliano Gagliardi. Anche questo lavoro è curato dal nostro centro di produzione. 
  • Il Sala Umberto presenta il nuovo lavoro dei Familie Flöz: “Teatro Delusio”, raddoppiando la precedente tenitura per consentire a un pubblico sempre maggiore di poter conoscere la tecnica e il linguaggio di questa compagnia. Teatro Delusio è teatro nel teatro. Il pubblico è trascinato nel mondo Flöz, un mondo carico di misteriosa comicità. Tre attori mettono in scena 29 personaggi dando vita a un teatro completo. 
  • Francesca Inaudi, al suo primo debutto in Sala Umberto, interpreta “Preziosa”, scritto da Maria Teresa Venditti. La regia è di Luca De Bei. Il registro del testo è brillante, ma tra le righe emerge una visione drammatica della vita. 
  • La scrittura di Edoardo Erba e la regia di Serena Sinigaglia riadattano, tagliano e montano con ironia “Le allegre comari di Windsor” di William Shakespeare, innestando in uno dei grandi classici del teatro mondiale brani eseguiti dal vivo dal Falstaff di Verdi. In scena solo quattro donne: Mila Boeri, Annagaia Marchioro, Chiara Stoppa e Virginia Zini, che danno parola anche ai personaggi maschili invertendo il principio del teatro shakespeariano. 

7) Giovanni Scifoni, attore-autore, con “Santo Piacere – Dio è contento quando godo” in questa stagione appena conclusa ha stupito tutti raggiungendo un traguardo unico. Partito in sordina dopo 8 recite esaurite al Teatro Brancaccino, senza alcun annuncio pubblico, è passato in Sala Umberto realizzando 7 recite esaurite e chiudendo in bellezza al Teatro Brancaccio con una recita sold out. Un iter mai realizzato da nessuno prima. Oggi meritatamente riproponiamo lo spettacolo dei record che peraltro viene aggiornato e riscritto per rappresentare meglio la contemporaneità. 

       Nel prossimo periodo il cartellone si aprirà ad altre meraviglie, che saranno rese note.

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