Serena Autieri e Kulsum Shadab, due donne da Tao Award

TAORMINA – Premiate con il Tao Award l’attrice Serena Autieri e Kulsum Shadab Wahab, a capo di Ara Lumiere, l’associazione che si batte contro gli attacchi con l’acido verso le donne.

L’attrice napoletana, così disponibile nei confronti di addetti ai lavori e fan, ha confessato che il ruolo per lei più difficile è stato quello di Lady Diana, interpretato a teatro in una biografia nella quale la principessa parlava con se stessa, facendo risaltare l’intreccio e il confronto tra il lato privato e pubblico: cosa che le ha richiesto oltre un anno e mezzo di lavoro per entrare appieno nel personaggio. Serena Autieri ha affermato come, nella sua carriera, vorrebbe interpretare dei ruoli “action”, dinamici, confacenti a un aspetto della sua personalità che molte persone non le attribuirebbero. La sfida più grande è stata per la splendida attrice sapere mettere assieme recitazione e canto. Avendo fatto parecchia commedia, ora le piacerebbe fare emergere il lato drammatico da trasporre in ruoli ad hoc. La brava cantante partenopea – i cui progetti più recenti sono una fiction Rai, “La menzogna” di Florian Zeller, “Rosso napoletano”, le quattro giornate d’amore, sulle quattro giornate di Napoli e un musical – ha sottolineato come nella seconda parte della sua carriera sia molto più attiva sul versante della scrittura e autoriale, avendo avuto il piacere di collaborare alle idee iniziali e alla sceneggiatura, come per “Rosso napoletano”. Mentre la regia è ancora un ambito che non l’alletta molto.

Kulsum Shadab, bellissima donna indiana, fondatrice di Ara Lumiere e del progetto Ngo Hothur Foundation, ha voluto unire il suo amore per la moda a un impegno per il sociale che si esprime a difesa delle donne che hanno subito aggressioni con l’acido. Un gruppo di donne indiane sopravvissute a questo terribile delitto, sono state da Kulsum Shadab riunite per realizzare copricapo fatti a mano, opere uniche che adornano i capelli delle donne, mantenendo la memoria e l’importanza della resilienza e dell’orrore contro la violenza. Kulsum Shadab ha sostenuto come la sua volontà sia di reinserire le donne colpite dall’acido nella società, rafforzarne l’io – lodevole anche il progetto di skin banking per la ricostruzione della pelle di queste donne, bisognose di numerosi interventi chirurgici – parlando e testimoniando le loro sofferenze affinché tali eventi nequitosi non accadano mai più.  Kulsum Shadab riesce ad accendere in loro il sorriso e la gioia del riprendersi, con una comunicazione sociale che promuove i talenti di queste donne coraggiose, la cui rinascita è un risorgere dell’umanità stessa.

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