ROMA – Un successo che alcuni sono andati a vedere più di una volta, “Rumori fuori scena” di Michael Frayn, fino al 3 novembre nella capitale sul palco del teatro Vittoria, arrivato al 35mo anno di repliche grazie alla compagnia Attori& Tecnici.
L’esilarante commedia è la storia di una squadra di interpreti alle prese con le vicissitudini delle prove e delle recite di uno spettacolo, causate dalle difficoltà del testo e dalle dinamiche dei rapporti umani tra loro. La regia è rimasta quella proposta dallo scomparso Attilio Corsini, ideatore della stessa compagnia Attori&Tecnici che trovò sede stabile nel teatro Vittoria da lui fondato. Viviana Toniolo, da lungo direttrice del Vittoria e attrice in questa piéce con la parte della signora Clakett, contribuì a infondere fede ad Attilio Corsini sull’opportunità di riprodurre una sconclusionata messinscena dal tipico umorismo inglese. Gli anni sono passati, richiedendo l’ingresso di new entry ma lasciando inalterato un successo che non muore. Perché?
L’odierno cast del Vittoria è affiatato e di ottimo livello, un encomio particolare forse va fatto a Viviana Toniolo per quel tenere alto lo scettro della tradizione e a Chiara David quale new entry: la prima per la scombiccherata interpretazione del tempo che passa, la seconda per quella dell’altrettanto stramba rappresentazione della seduzione giovanile. Ogni personaggio è comunque un carattere tipico ben recitato e la scenografia che li mette insieme è, in qualche modo, un microcosmo universale. Il contenuto metateatrale di Michael Frayn stabilisce un confine davvero evanescente su quanto è la vita e quanto è teatro. E non sono tutto sommato la stessa cosa? Va senz’altro alla genialità dell’autore, che lascia nell’ambiguità quanto è vero e quanto sia copione, il successo della piéce.
Si ritrovano in “Rumori fuori scena” le atmosfere kafkiane che illuminano sull’illogicità e incomprensibilità delle situazioni create dall’uomo, o quelle del teatro dell’assurdo di Beckett, per di più in forma non tragica ma comica, si da poter guardare con distacco i nostri limiti. Si ride di noi stessi, delle complicazioni che costruiamo, dell’incapacità di comprendere anche il lapalissiano, di distinguere dal vero i sogni ad occhi aperti e soprattutto di discernere la maschera che recitiamo dall’autentico io. A un certo punto, alla serata della prima, è accaduto un episodio realmente “fuori scena” e il pubblico si è chiesto se fosse realtà o finzione. La risposta se la darà lo spettatore che andrà a vederlo, ma si racconta che un giorno l’attore Sandro De Paoli svenne sul palcoscenico e, alla richiesta autentica di un medico in sala, scoppiarono risate fragorose e nessun dottore si precipitò subito.
Teatro Vittoria di Roma
Fino al 3 novembre 2019
RUMORI FUORI SCENA
di Michael Frayn
con Viviana Toniolo, Stefano Messina, Carlo Lizzani, Roberto Della Casa,
Marco Simeoli, Sebastiano Colla, Chiara Bonome, Chiara David, Virginia Della Casa
regia Attilio Corsini
scene Bruno Garofalo, musiche Arturo Annecchino
produzione Attori & Tecnici
ufficio stampa del teatro Vittoria Teresa Bartoli