Teatro Lo Spazio. “Vita da Cani – L’Ultima Scommessa”, atto unico sulla ludopatia

ROMA – Al teatro Lo Spazio di Roma, caratteristico luogo d’incontri dietro il mercato di via Sannio, in un perimetro senza palco e per questo più vicino agli spettatori che siedono di fronte e ai lati del cast, ha debuttato “Vita da cani – L’ultima scommessa”, piéce diretta da Ariele Vincenti, nata da un’idea di Simone Pulcini scritta insieme a Italo Amerighi, che ha per tema la dipendenza dal gioco, argomento raramente affrontato oggi dal teatro italiano, nonostante il suo forte impatto sociale.

Interamente mimato dalla bravura degli attori, senza alcuna scenografia se non la suggestione della colonna sonora e delle luci, i protagonisti si muovono in un’immaginaria Sala scommesse dove ognuno si cimenta nella propria specialità: calcio, slot machines, gratta e vinci, ippica e corse di cani virtuali, nuova frontiera del gioco d’azzardo. Uno spazio che si fa luogo di amplessi desiderati e mai appagati con la dea fortuna, convitato di pietra che si arriva a supplicare e maledire attraverso le macchinette mangiasoldi.

Il senso di colpa per la coscienza della dipendenza patologica aleggia inconscio nei personaggi, misfatto che – nell’introduzione allo spettacolo – si dice rimuova solo la “livella” della morte. Nella sala da gioco, però, il mal comune diventa mezzo gaudio. Così lo spettacolo punta sull’ironia di chi minimizza la propria condizione: atteggiamento che il regista Ariele Vicenti dice ispirato a tipi psicologici reali. E non ha forse Fëdor Dostoevskij messo in bocca al “suo” giocatore: “Vero è che, su cento, uno solo vince, ma a me che importa?” La vita tuttavia, del cui passaggio in sala scommesse non ci si accorge, non fa sconti a nessuno e non dimentica di presentare il conto, con l’entrata in scena del suo non previsto gioco “d’azzardo”. 

Vita da Cani – L’Ultima Scommessa
Di Simone Pulcini e Italo Amerighi (da un’idea di Simone Pulcini)
Con Stefano Ambrogi, Italo Amerighi, Patrizia Ciabatta, Daniele Locci,
Matteo Milani, Luca Paniconi e Simone Pulcini
Regia di Ariele Vincenti

Fino al 1 marzo
Teatro Lo Spazio- Roma

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe