E’ scomparso Michel Piccoli, icona del cinema d’autore

La notizia della morte di Michel Piccoli è stata diffusa il 18 maggio, anche se avvenuta il 12, nella sua residenza di Saint Philbert sur Risle. In una nota trasmessa all’agenzia France Presse dall’amico Gille Jacob, ex presidente del festival di Cannes, si dice che si sia spento tra le braccia della moglie Ludivine e dei figli Inord e Missia, a causa di un ictus cerebrale. Stasera 19 maggio, alle 21.10, Raimovie trasmetterà “Habemus Papam” di Nanni Moretti, di cui è celebrato interprete.

Mostro sacro del cinema – attore, regista, produttore, sceneggiatore – era nato a Parigi nel 1925 in una famiglia di musicisti, per metà francese e per metà italiana. Lui aveva preferito la carriera di attore. Dopo aver esordito nel 1945 in “Silenziosa minaccia” di Christian Jacques, Michel Piccoli ha lavorato in 233 film, più di due per ogni anno della sua esistenza, non pochi con registi che han fatto la storia del cinema. Basti ricordare Il disprezzo di Jean Luc Godard nel 1963. E’ stato uno attori più amati da Luis Buňuel che, a cavallo tra gli anni 60 e ’70, l’ha voluto in opere immortali come Bella di giorno, Il fascino discreto della borghesia, Il fantasma della libertà. 

Nel 1969 ha interpretato Topaz di Alfred Hitchcock. E poi alcuni film di Claude Sautet. Tra il 69 e il 76 ne ha girati ben sei con Marco Ferreri. L’hanno scelto Marco Bellocchio e Liliana Cavani.  Nel 1980 ha ricevuto al festival di Cannes il premio per la migliore interpretazione maschile ne “Il salto nel vuoto” di Bellocchio. E arriviamo al 2011, dove è stato protagonista del profetico “Habemus Papam” di Nanni Moretti, per il quale l’anno successivo ha vinto il David di Donatello.

Ateo convinto, comunista fin dall’adolescenza, aveva fraternizzato con i grandi intellettuali della Rive Gauch: Jean Paul Sartre, Simone Signoret, la sua seconda moglie Juliette Gréco, alla quale è stato legato per undici anni. Per tutta la vita politicamente impegnato, si era spesso scagliato contro il partito di estrema destra Front Nationale e aveva pubblicamente espresso il suo sostegno al partito socialista. 

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