Biennale di Venezia. A Ismael Ivo, direttore danza, Lula conferisce la più alta onorificenza

VENEZIA – Al Direttore del Settore Danza della Biennale di Venezia, Ismael Ivo, è stata attribuito l’Ordem do Mérito Cultural (medaglia al merito culturale), una delle più alte onoreficenze del governo brasiliano che per la prima volta premia un esponente della danza contemporanea.

Sarà il Presidente della Repubblica del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, insieme al Ministro della Cultura, João Luiz Silva Ferreira, a consegnare la prestigiosa onorificenza a Ismael Ivo il 2 dicembre 2010 al Teatro Municipal di Rio de Janiero.
Il Presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, nell’esprimere le sue congratulazioni ad Ismael Ivo, ha ricordato come la danza sappia essere elemento di rinnovamento del linguaggio artistico internazionale e ha osservato come il dinamismo del Brasile si esprima oggi non soltanto a livello economico ma anche nel campo della arti.

Performer danzatore e coreografo afro-brasiliano attivo in Germania, Ismael Ivo intreccia la scrittura di danza europea e nordamericana con una cultura del corpo che affonda nelle sue origini.
Nato a San Paolo del Brasile, dove ha studiato danza e recitazione vincendo il premio come miglior danzatore solista nel 1979, 1981 e 1982, è prima New York e poi Berlino il palcoscenico privilegiato del suo percorso artistico. Alvin Ailey – il geniale creatore di un nuovo genere altamente spettacolare di danza che mescola classico, moderno, jazz e afro – lo invita a New York nell’83, dove diventa membro della sua compagnia (Alvin Ailey Dance Center), la prima multirazziale. Qualche anno dopo Ivo arriva in Europa, a Berlino (’85), dove collabora con Johann Kresnik, capofila del Tanztheater, e con Ushhio Amagatsu, l’artista giapponese dei Sankai Juku, uno dei massimi esponenti del butoh.

Fra i tanti pezzi che firma come coreografo, ricordiamo Tristan und Isolde, realizzato insieme alla danzatrice Márcia Haydée per il Theaterhaus di Stoccarda. La partnership con la Haydée (brasiliana, étoile e già direttrice dello Stuttgarter Ballett, interprete straordinaria per John Cranko) è continuata con Aura, un omaggio a Miles Davis e ad Alvin Ailey premiato nell’ottobre 2000, con Medea (2001), un balletto per una compagnia di danza classica, l’Ankara State Ballet, e ancora con Callas nel 2002. Con la regia di Yoshi Oida (l’attore feticcio di Peter Brook) e con Koffi Koko come partner, Ismael Ivo ha e interpretato The Maids, dall’omonimo testo di Jean Genet, nel 2001, che nel 2005 ha ricevuto il prestigioso Time Out Award “for the most outstanding performance of the year”.
Alla Biennale di Venezia, dove è direttore del settore Danza dal 2005, ha presentato un assolo dedicato al fotografo Robert Mapplethorpe, Erendira da Gabriel García Marquez, Illuminata. Le sue ultime due coreografie per Venezia e la Biennale, The Waste Land e Oxygen, sono state presentate a conclusione delle attività dell’Arsenale della Danza, il centro di alta formazione nella danza contemporanea della Biennale di Venezia che dirige dal 2009.
Emanuela Caldirola

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