CANNES – Kirill Serebrennikov, regista di “LETO”, in italiano L’estate, non è potuto essere a Cannes perché agli arresti domiciliari in patria per problemi legati al fisco, alcuni affermano si tratti di un pretesto del governo per far tacere un dissidente scomodo.
CANNES (nostro inviato) - Su una Croisette tanto stracolma che gli addetti ai lavori hanno difficoltà a raggiungere il desk per ritirare gli accrediti, con i quali non riescono poi a vedere le proiezioni perché da quest’anno sono state abolite quelle solo per alla stampa, c’è sempre la possibilità di assistere alle proposte più innovative del cinema lontano, attraverso cui sentire il polso del pianeta. Nella sezione “Un certain regard” ci arriva “Rafiki”, in inglese Friend, di Wanuri Kahiu, un esempio di sostanza del cinema africano.
CANNES (nostro inviato) Martedì 8 maggio parte la 71esima edizione del Festival di Cannes e finirà il 19. Si parla quest’anno di un festival sottotono. Sarà vero? Se per sottotono si intende il fatto che c’è molta poca Hollywood e un po’ d’Italia, allora sì.
CANNES - Uno degli interrogativi che aleggia sul palazzo del cinema a pochi giorni dall’apertura del festival riguarda un autore e un film italiano: Paolo Sorrentino e il suo Loro appena uscito in Italia in due parti. Ed è proprio nel fatto che il film è praticamente doppio (come a suo tempo lo furono Novecento di Bernardo Bertolucci e più recentemente La meglio gioventù di Andrea Giordana) sta la ragione del rifiuto da parte della direzione della rassegna sulla Croisette di prenderlo in concorso o fuori. Un pretesto?
Al pubblico che si appassiona ai film in concorso non importa molto della giuria che li sceglie, ma è significativo che quest’anno al festival del cinema di Cannes, che si aprirà l’8 maggio per concludersi il 19, la giuria internazionale chiamata dal direttore Thierry Frémaux a proclamare i vincitori della palma d’oro sia composta in maggioranza da donne.
CANNES - Cinque lungometraggi, due corti e diverse coproduzioni rappresenteranno quest’anno l’Italia sulla Croisette. In squadra due registe, Alice Rorhwacher in Concorso con Lazzaro Felice e Valeria Golino in Un Certain Regard con Euforia, a testimoniare che il cinema italiano è in grado di riconoscere i movimenti in atto con l’assoluta e urgente presenza del cinema al femminile.
Il festival di Cannes, che resta il più temibile concorrente della Mostra di Venezia, non ha sempre dimostrato di amare fino in fondo il cinema italiano. Mentre è vero che in Francia autori italiani come Roberto Rossellini o più recentemente Nanni Moretti hanno vantato un personale successo di pubblico e di critica, è anche vero che la rassegna sulla Croisette si è spesso dimostrata avara di riconoscimenti per il nostro cinema.
Il Covis19 si sta impossessando di tutto, in tutto il mondo. Disneyland, tempio del divertimento, chiuso da tempo per evitare assembramenti, è diventato un “centro covid”, dove al posto dei...
Le cellule cancerose sarebbero in grado di proteggersi in una sorta di letergo, quando sono minacciati dal trattamento chemioterapico. E' quanto emerso in una ricerca apparsa sulla rivista scientifica Cell.