Romafilmfest 2012. Tre film su “Scampia”

ROMA – Figli del Bronx Produzioni e Minerva Pictures Group sono presenti al Festival Internazionale del Film di Roma con Interdizione perpetua di Gaetano Di Vaio e L’uomo con il megafono di Michelangelo Severgnini, sezione Fuori Concorso Prospettive Itali a. Inoltre Figli del Bronx è presente a Roma  con Ciro di Sergio Panariello, in Concorso Prospettive Italia.

I recenti fatti di cronaca ci ricordano che la guerra fra clan per il controllo della droga e degli affari illeciti è ripresa più spietata e feroce, a Scampia.  Ma in quest’inferno, c’è qualche  spazio per i sogni dei bambini (come ci ricorda  il libro “I sogni dei bambini di Scampia son desideri” di Paolo Chiariello) e per il desiderio di “normalità” che emerge con nitidezza anche dai tre film che saranno presentati al Festival di Rom a.
 Interdizione perpetua è la negazione dell’accesso, è l’impossibilità di partecipare.L’interdizione perpetua è un paradosso. Impossibilità di partecipare alla vita della società. Vite alla periferia di Napoli, Scampia, come ci saranno in tante periferie del mondo, a cui sembra negato l’accesso ai diritti più elementari. Il diritto a un lavoro, a un reddito, alla sopravvivenz a. Qui si cerca di superare le mancanze dello Stato con fantasia, reinventandosi un lavoro. Per esempio la raccolta del ferro vecchio. Un lunga notte di ricerca tra i cassonetti dei rifiuti può fruttare anche qualche decina di euro. Ed ecco un altro paradosso. I nostri protagonisti multati, arrestati o privati del mezzo di trasporto per aver commesso quello che si è deciso essere un reato. Una città che non riesce a smaltire i propri rifiuti e punisce chi, senza reddito, ricicla il ferro vecchio con mezzi propri. Paradossi su paradossi.

L’uomo con il megafono racconta sullo sfondo di una Napoli sull’orlo del baratro, ma attraversata da sussulti democratici,  il ritratto di un piccolo don Chisciotte di periferia, l’ultimo soldato giapponese rimasto a lottare su quell’isola sperduta chiamata “Vele” di Scampi a. O meglio, il ritratto di un moderno Masaniello, di un uomo che “va di fretta” per salvare il suo popolo. Una vita in trincea da inquilino delle Vele per 30 anni, Vittorio Passeggio lotta quotidianamente per cambiare le politiche sociali e per tenere lontana la morsa della Camorra dalle periferie napoletane. Ciro ha 14 anni. Vive a Scampia. Le sue giornate trascorrono tra la scuola, la salumeria nella quale lavora come garzone e il campo di calcio dove si allen a. Nel quartiere non ha molti punti di riferimento se non il suo allenatore di calcio e Anna, sua amica di 18 anni che conosce sin da quando era piccolo. Nel quartiere vive anche Lello, un capozona che simboleggia la ricchezza e il successo, un mito agli occhi di Ciro, circondato da persone che lo ammirano e lo rispettano. Tuttavia, il mito è destinato lentamente a crollare .Tre storie ambientate in uno dei territori urbani più complessi e difficili della periferia nord di Napoli: Scampi a.
In Interdizione perpetua, i paradossi della miseria, le difficoltà quotidiane, la raccolta vietata del ferro vecchio, gli aiuti della Cee attraverso la Caritas , la necessità di inventarsi un lavoro.  Ne L’uomo con il megafono, Vittorio Passeggio attraverso la sua vicenda racconta uno spaccato vivo della Napoli di frontiera, punto di osservazione privilegiato su una pagina di storia di Napoli (le ultime elezioni comunali che hanno portato alla ribalta il nuovo sindaco Luigi De Magistriis). Ma più che lo sfondo “storico” su cui si dipana la vicenda, è l’umanità e il personaggio “Vittorio” ad essere materia di racconto. Un personaggio dai contorni antichi e straordinariamente moderni, un piccolo grande italiano dal cuore buono pur nella sua sgangherata lotta in una realtà critica come il quartiere Scampi a. La storia di Ciro invece nasce da un laboratorio di scrittura creativa tenutosi nel 2009-2010 presso il Centro Territoriale Mammut. Un laboratorio che ha permesso ai ragazzi del quartiere di avvicinarsi alla grande forza evocativa del  cinema e di espandere la loro creatività.

I film verranno proiettati sabato 17 novembre in Sala Petrassi
Auditorium Parco della musica

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