ROMA (nostro inviato) – Kiyoshi Kurosawa, nome di punta del cinema giapponese, ha presentato in Concorso al Festival Internazionale del Film di Roma Seventh Code, parodia dei film d’azione e delle moderne spy story, condito di romanticismo e humour. Kurosawa si è portato a casa il premio per la miglior regia. L’opera è stata costruita attorno alla star giapponese Atsuko Maeda, attrice efficacissima e interprete della canzone di chiusura. Atsuko Maeda, semplicemente deliziosa, riesce a rendere godibile questo film leggero e sorprendente, costruito con divertimento.
Ecco la storia: Akiko, una ragazzina sola al mondo, giunge da Tokyo in Russia per incontrare l’imprenditore Matsunaga, del quale si è invaghita a prima vista, quando le è capitato di cenare insieme un mese prima in Giappone. Akiko ritrova Matsunaga, che tuttavia non la vuole con se, limitandosi a dirle di non fidarsi di nessuno in terra straniera. Akiko ricomincia a cercarlo, passo dopo passo, attraverso un percorso avventuroso. Quando lo ritrova scopre una realtà impensabile che, con una serie di colpi di scena, cambia la traiettoria del film.
Strambo e arguto, il lavoro di Kiyoski Kurosawa, è una storia popolare in linea con le intenzioni del festival del film di Roma. Tra i vari premiati il regista è l’unico che possa essere adatto a un grande pubblico, anche giovanile. Niente impegno, né grandi pretese, ma una sana confezione d’intrattenimento, libera da eccessi intellettuali o estetizzanti. Con l’aria che tira ai festival oggi, non è poco.
Seventh Code (Sebunsu kodo) è un film di genere thriller della durata di 70 min. diretto da Kiyoshi Kurosawa e interpretato da Atsuko Maeda, Ryohei Suzuki, Aissy, Hiroshi Yamamoto.
Prodotto nel 2013 in Giappone.