Festa cinema Roma. “Departure”, solido film della sezione Alice. Recensione

ROMA (nostro inviato) Una donna e suo figlio trascorrono una settimana in una casa nel Sud della Francia. Elliot lotta con la sua sessualità e con la costante distanza dalla madre. La donna è in crisi con suo marito Philip. Ma tutto prenderà una piega diversa con l’arrivo di Clement, un ragazzo che entrerà nelle loro vite per sconvolgerle definitivamente. 

E’ un’opera prima, come tante in questa edizione meravigliosa di Alice nella Città. Il regista è Andrew Steggall, che in passato ha diretto pièce teatrali e numerosi cortometraggi presentati in vari festival.  Diciamolo subito: ci troviamo di fronte ad un film solido come una casa. 

Tutto è estremamente calibrato: dalla sceneggiatura capace di raccontare con piccole cose le turbe di una sessualità incompresa dallo stesso protagonista, alla regia e fotografia da capolavoro assoluto. Quello che più stupisce è la capacità del giovane Steggall di saper mescolare sapientemente, da regista navigato, l’uso della macchina da presa e invenzioni visive ad una narrazione che, seppur compassata, con ritmi a volte lenti e molto teatrale, immerge lo spettatore in un mondo assolutamente insolito, straniante ma profondamente reale. Così come sono reali i protagonisti che colorano questo film. Tutti spaventosamente bravi: dal giovane protagonista alla madre, per finire al ragazzo che riuscirà a stravolgere le loro vite. 

Un film importante con un tema forte e narrato senza sbavatura alcuna. Un autore e regista che, di sicuro, sarà tra i grandi della nuova generazione. Un film da vedere senza dubbio alcuno. 

Un film di Andrew Steggall. Con Juliet Stevenson, Alex Lawther, Phénix Brossard, Finbar Lynch, Niamh Cusack. 

Titolo originale Departure. Drammatico – durata 109 min. – Gran Bretagna, Francia 2015.

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