Sin City. Una donna per cui uccidere. Dalla graphic novel, una seducente mantide. Recensione. Trailer

ROMA – Dopo quasi dieci anni torna sul grande schermo Sin city “Una donna per cui uccidere”: il secondo capitolo della saga noir ispirata alla graphic novel di Frank Miller, che insieme a Robert Rodriguez ne è anche il regista. La maggiore novità è l’uso del 3D, che conferisce al bianco e nero del film, maggiore drammaticità e coinvolgimento dello spettatore. 

Sono tre le storie rappresentate: “Una donna per cui uccidere” e le due originali “Quella lunga, brutta notte” e “L’ultimo ballo di Nancy”. “Una donna per cui uccidere” è tratto dall’omonimo fumetto, pubblicato dal disegnatore statunitense Miller, nel 1994. Protagonista della saga è la seducente Eva Green nelle vesti di Ava Lord, una donna mantide che usa e uccide tutti i suoi amanti. “Come la terribile Dea indiana Kali”, la femme fatale è senza scrupoli e non ha remore a illudere il suo ex compagno Dwight per fini personali, mentre è ancora sposata col miliardario Damien Lord. Un crime-noir caratterizzato da colpi di scena, tradimenti e tante scene di sesso, con grande sfoggio del corpo sinuoso della Green, ritratta in succinte vestagliette o durante fugaci bagni senza veli.  

Creato ad hoc per il film, dal grande serbatoio immaginifico di Miller  è “Quella lunga, brutta notte”, che presenta un giovane giocatore d’azzardo – un eccellente Joseph Gordon Levitt – che farà l’errore di umiliare pubblicamente l’empio Senatore Rork, famoso per non perdonare gli affronti. Originale, anche “L’ultimo ballo di Nancy” , un capitolo riservato all’elaborazione del lutto e alla sete di vendetta. Protagonista dell’episodio è una sexy Jessica Alba nei panni di Nancy, una spogliarellista che non riesce a riprendersi dalla morte del suo innamorato e salvatore, il detective John Hartigan, come raccontato nel primo Sin City, nell’episodio “Quel bastardo giallo”. La streap-teaser logorata dal dolore decide di vendicarsi trasformandosi in una formidabile macchina da guerra, affiancata nella missione dall’invincibile Marv, l’impareggiabile Mickey Rourke. 

Curioso è il cameo dei due registi Frank Miller e Robert Rodriguez, che appaiono in tv nel ruolo di due cowboy in un vecchio film in bianco e nero. “Lo abbiamo girato l’ultimo giorno alle 5 del mattino, è stato divertente rivedersi da attori”, racconta Rodriguez, alla prima del film. 

Per Frank Miller: “I migliori adattamenti cinematografici dei comic books sono quelli più fedeli all’originale, altrimenti ne paga il prezzo l’integrità del prodotto e la qualità del film”. Spiega così il grande successo ottenuto dal primo Sin City, ponendo l’accento sui meriti di Rodriguez, capace di trasporre un fumetto ritenuto impossibile da adattare al grande schermo, grazie alla dedizione e all’uso delle nuove tecnologie come il green screen. Il padre di Sin City parla molto bene della proficua co-regia con Rodriguez, ed esclama: “Siamo come due fratelli separati alla nascita”! E aggiunge: “Il cinema americano ha ancora bisogno di fuorilegge. Senza di loro, non esisterebbero neppure i supereroi”. Prepariamoci, allora, a un altro sequel… E la saga continua.

Sin City 3D, Una donna per cui uccidere (102’), in uscita il 2 ottobre

di Robert Rodriguez e Frank Miller

Con Mickey Rourke, Jessica Alba, Josh Brolin, Joseph Gordon – Levitt, Bruce Willis ed Eva Green.

Sin city – una donna per cui uccidere – Trailer

 

 

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