Teatro Sistina. Billy Elliot, per la prima volta in italiano. Recensione

ROMA – Al Teatro Sistina di Roma è in scena lo spettacolo “Billy Elliot, il Musical”, per la prima volta al mondo rappresentato in una versione che non sia in lingua inglese, firmata e prodotta da Massimo Romeo Piparo, il quale completa così la trilogia che ha visto l’allestimento di The Full Monty e di JesuChrist Superstar

Sicuramente un grande impegno professionale, per Piparo, che vi ha profuso tante energie. “Billy Elliot il Musical”, racconta una delle storie più amate del cinema europeo: quella del giovane Billy, orfano di madre, che ama la danza, mentre i suoi familiari ne vorrebbero fare un pugile. La storia è ambientata nell’Inghilterra thatcheriana, quando per la crisi chiudono le miniere e i lavoratori in rivolta proclamano scioperi a oltranza.  Come capita nelle favole, il precipitare della situazione favorisce il lieto fine: i minatori capitolano, per non perdere anche quel poco che era loro rimasto, crollano soprattutto le speranze di tutti per un futuro migliore e così il padre di Billy comprende che suo figlio, dotato di grande talento per la danza, potrebbe aspirare a un futuro più agiato, migliore di quello che l’estrazione del carbone potrebbe riservargli. E lo lascia partire, per correre dietro a un sogno; anzi, lo accompagna addirittura a Londra per l’audizione presso la Royal Ballet Academy! Il testo di questa favola dei nostri tempi è firmato da Lee Hall , mentre le musiche sono di Elton John; a tale proposito, dobbiamo dire che dalle musiche francamente ci aspettavamo qualcosa di più….

Protagonista è il giovane  Alessandro Frola, quattordicenne e originario di Parma. Un ragazzo che balla fin da quando aveva 4 anni, che canta e recita, scelto tra centinaia di aspiranti Billy giunti da tutta Italia. Gli altri interpreti sono: Luca Biagini, molto credibile nel ruolo del padre Jackie Elliot; Sabrina Marciano in quello di Mrs. Wilkinson (la maestra di danza che scopre il grande talento di Billy); Cristina Noci, strepitosa nel ruolo della nonna, Donato Altomare – il fratello maggiore Tony – ed Elisabetta Tulli, nel ruolo della mamma di Billy, che ogni tanto gli appare magicamente per rincuorarlo. Nel cast anche 30 straordinari performer coreografati da Roberto Croce. 

Nella buca suona dal vivo un’orchestra diretta dal Maestro Emanuele Friello. E dobbiamo dire che fa tutto un altro effetto! 

Molto efficace l’ambientazione scenografica, firmata da Teresa Caruso, composta da elementi mobili e funzionali. I costumi sono di Cecilia Betona e l’impianto luci è di Umile Vanieri: molteplici e suggestivi gli effetti laser e non solo. Lo spettacolo è nel complesso assai gradevole. Ha un solo difetto: troppo lungo! In alcuni punti meno incisivi, la soglia di attenzione tende a scendere. Bella comunque la regia, che ha saputo sfruttare al meglio tutte le potenzialità ammaliatrici di questo lavoro. I momenti più efficaci sono probabilmente quelli in cui i minatori simulano gli scontri con la polizia, che come per incanto si trasformano un suggestivo tip-tap collettivo. 

Insomma, abbiamo assistito a un evento artistico importante ed impegnativo, che comunque corona e chiude la stagione del Teatro Sistina. 

dal 5 maggio 2015

TEATRO SISTINA

Info: www.ilsistina.com 

Tel. 06.4200711

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