Doc/it analizza la legge sul cinema alla Camera

ROMA – Doc/it  riconosce il grande impegno del Ministro Franceschini per il compimento in tempi rapidi di una riforma strutturale che il settore del cinema e audiovisivo aspettava da decenni.

Esprimendo soddisfazione per il buon esito del lavoro di consultazione a cui Doc/it ha partecipato proponendo le proprie osservazioni, talora unitamente ad altre associazioni di categoria e su cui ha avuto riscontro positivo quali:

1.     definizione di documentario (art. 2 lettera d);

2.     ridefinizione della figura del produttore indipendente (art. 34 lett.e);

3.     quota minima per i selettivi (inizialmente era previsto solo un tetto massimo, ma non si aveva certezza di una percentuale del Fondo che fosse effettivamente garantita ai contributi selettivi come percentuale minima e intoccabile);

4.     meccanismi premianti, nell’ambito dei contributi automatici, per i documentari (art. 24 lett.c);

5.     maggiori incentivi per le produzioni e distribuzioni indipendenti (artt. 16 lett. a e b);

6.     maggiore attenzione per la distribuzione dei documentari italiani: si veda (art. 18 comma 1) il tax credit agli esercenti che programmino documentari italiani ed europei, nella misura massima del 20%

7.     determinazione dei contributi automatici sulla pase di parametri oggettivi, non solo economici (vedasi nuova formulazione dell’art. 24 lett. a) ove al tema “incassi” è specificamente aggiunto il riferimento ad “altri parametri oggettivi” che dovranno essere enucleati dai decreti attuativi;

8.     determinazione dei contributi automatici riferibili agli incassi parametrando gli incassi con il costo di produzione e di distribuzione dell’opera (vedasi art. 24 lett.a);

9.     attenzione particolare per le piccole e micro-imprese (si veda art. 26 comma 3 in base al quale i contributi selettivi possono essere erogati a determinate categorie di imprese, tra cui le micro-imprese) e art. 30;

10.  disciplina degli obblighi di investimento e finanziamento di opere italiane e europee non solo rideterminando la nozione di produttore indipendente, ma assicurano un opportuno sistema di sanzioni e una parità di obblighi tra servizi lineari e on demand (si veda art. 34).

Doc/it esprime il proprio favore sull’elevazione del tax credit esterno al 40% nel caso in cui l’investitore finanzi un’opera che abbia ottenuto i contributi selettivi (art. 20). Evidenzia, però, l’importanza fondamentale di scorporare dal fondo dei selettivi la quota per gli enti di settore (Istituto Luce-Cinecittà, MIAC, Biennale di Venezia e Centro Sperimentale di Cinematografia),  e pone l’attenzione sulla necessità di entrare nel merito della definizione del produttore indipendente auspicando di avere un’unica definizione di impresa e di produttore indipendente, valida per tutto quanto normato nel presente DDL e per il rispetto del sistema quote di investimento e programmazione di là da venire. Doc/it conferma inoltre il proprio impegno a partecipare alla definizione dei decreti attuativi.

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