ROMA – Ha debuttato nella capitale al Teatro Lo Spazio, con la superlativa interpretazione di Gianni De Feo, l’originale e raffinata commedia di Valeria Moretti “Ballata notturna per Oscar Wilde”. Spettacolo signorile e insieme popolare, che alterna al testo recitato, musica e canzoni, attraverso la bella voce di Gianni De Feo, rendendo omaggio al grande artista in forma simbolica e fiabesca.
Nello stile di un’operina musicale si dipana tra flashback nei quali riviviamo l’esistenza di Wilde – gli anni in cui le sue commedie ebbero grande successo, poi il declino con il processo e la detenzione – scoprendo inedite rivisitazioni di alcuni suoi lavori, come Il ritratto di Dorian Gray e Salomé, capaci di evidenziare con ritmo e fascino gli aspetti più sorprendenti del personaggio. La scena è in un salotto dall’aria decadente, dove sta De Feo-Wilde in primo piano, fuori campo la voce di Sarah Bernhardt (resa magica dall’accento suadente e sofferto di Pamela Villoresi) che accompagna le parole forgiate da Valeria Moretti, le quali re-interpretano la diva con fantasia chiarificatrice.
Sul palco musicisti live alle tastiere (Giovanni Monti) e alle percussioni (Piero Fortezza), a sottolineare in modo inconsueto il racconto, passando dai madrigali spagnoli del Seicento alle canzonette ambigue del varietà francese inizio 900, da John Dowland a Juliette Gréco, da Giuni Russo a Pergolesi. Un omaggio alla stravaganza e alla singolarità – propria del protagonista – che, partendo dalla filosofia del dandy, attraversa con licenza poetica la sua opera e la sua vita, fino a inglobare Vladimir Majakovskij, ultimo dandy. Gioco sofisticato e nello stesso tempo fruibile a tutti, che fa incursione nel decadentismo e nell’estetismo, capace di rivelare aspetti di una modernità nella quale possiamo identificarci. Le parole che Gianni De Feo canta risuonano universali e il pubblico applaude appassionatamente.
C’è chi uccide il suo amore da giovane,
E chi lo uccide da vecchio;
Chi lo strangola con le mani della lussuria,
Chi con le mani dell’oro:
I più pietosi usano un coltello,
Chi ama troppo poco, chi troppo a lungo,
C’è chi vende e c’è chi compra;
Chi compie l’atto con molte lacrime.
E chi senza un sospiro:
Perché tutti uccidono la cosa che amano,
Anche se dopo non tutti muoiono