Caridad Mora è una ragazza colombiana di venticinque anni. È intelligente e bella, ma, soprattutto, è una sopravvissuta. È lei la protagonista del sesto e nuovo romanzo di Thomas Harris, creatore dell’indimenticabile personaggio di Hannibal “Il Cannibale” Lecter, intitolato “Cari Mora” e appena approdato sugli scaffali delle nostre librerie grazie a Mondadori, a ben tredici anni dal precedente.
CANNES – “Dolore e gloria” di Pedro Almodovar, in concorso al 72mo festival di Cannes, racconta di Salvador Mallo, regista in crisi creativa, provato da malesseri fisici e non più giovane. Il duro mestiere di vivere gli fa guardare con distacco i successi e gli riporta alla memoria i giorni dell’infanzia che, anche se fatti di povertà estrema, ora gli sembrano poetici.
ROMA - Tempo di bilanci e di cambiamenti per il Teatro Quirino Vittorio Gassman che – sotto la direzione artistica di Geppy Gleijeses e Guglielmo Ferro – si prepara alla nuova stagione 2019-2020 con un ricco programma di spettacoli in prosa e balletto: dai grandi classici come Pirandello, Verga, Brecht, alle importanti novità – da Alessandro Siani a La classe di Vincenzo Manna –, passando per il Balletto di Roma.
ROMA – Uno spettacolo sicuramente diverso e da vedere va in scena fino 12 maggio, al Teatro Argentina, a firma di Michele Santeramo e Fabrizio Sinisi per la regia di Gabriele Russo e Andrea De Rosa: TITO /GIULIO CESARE due atti riscritti in chiave contemporanea dei capolavori shakespeariani, beffarda e innovativa riflessione sul dovere sociale e sulle conseguenze del potere, con un linguaggio moderno e potente associabile alla cronaca contemporanea.
Fabio Orfanelli con la sua “Orfanelli Swing Band” ci propone con concerto-spettacolo divertente e coinvolgente
Pet sematary, ovvero il Cimitero degli animali, di Dennis Widmyer è il secondo adattamento cinematografico, dopo quello del 1989 diretto da Mary Lambert, del libro omonimo di Stephen King a sua volta ispirato al racconto popolare “La zampa di scimmia”.
A Trevignano Romano c'è un cinema - o meglio "il cinema" - la cui notorietà va ben oltre i confini della provincia, per la sua programmazione intelligente e colta.
ROMA - A fine rappresentazione il produttore Marcello Corvino - che nella piéce ha eseguito al violino la “Ciaccona” di Johann Sebastian Bach e ha sottolineato l’intero spettacolo di efficaci intermezzi musicali di sua composizione - ha detto in merito a “Marocchinate”: “La guerra è sempre guerra e non bisogna dimenticare la linea di confine che porta alla razzia e alla violenza gratuita”.
ROMA – Una scenografia che sembra la stanza di un ospedale, un letto con lenzuola candide a coprire un corpo, una sedia bianca che spostata qui o là riempie lo spazio: il resto è affidato alla recitazione e alla mimica di Simone Cristicchi che rivela doti autentiche di mattatore.
Giulio Davoli è un imprenditore edile spregiudicato e disonesto. Di ritorno da Grosseto, Giulio ha un grave incidente al chilometro 123 di via Aurelia, in direzione Roma, e, ricoverato d’urgenza per la frattura della mascella, non può più rispondere alle chiamate e ai messaggi della sua “più intima” e giovane amante, Ester, i quali vengono “intercettati” dalla moglie Giuditta.
In noi è la visione dell’essere la follia… Le fragili ragioni del cuore un mondo perduto in silenzi in lacrime nell’indifferenza.
Motivazioni di una rock band dal successo eterno
L’origine delle discriminazioni di genere nella Grecia antica.
La Formazione Professionale incontra il mondo scolastico, imprenditoriale, ecclesiale, sindacale e politico