Castelvecchi. Dura pioggia cadrà. Recensione

ROMA – Dura pioggia cadrà, editore Castelvecchi è l’ultimo libro di Paolo Logli, noto sceneggiatore di cinema e serie televisive, ed è un libro denso di parole, di avventure, un miscuglio di generi e linguaggi che vanno dal noir al fantasy,  in cui si raccontano le avventure nella Roma dei nostri giorni degli immortali Merlino, Artù, Parsifal e Lancillotto che vivono vite apparentemente normali cercando di proteggere la loro identità ed Excalibur dai malvagi, in attesa di trovare qualcuno degno di impugnarla di nuovo e di realizzare finalmente il sogno di fondare un’era di pace, infranta da quando era caduta Camelot.

I quattro cavalieri sono condannati alla vita eterna, ma non hanno niente degli eroi, sono descritti con luci ed ombre, si confrontano con tante debolezze, commettono errori, sono eterni ma restano umani e nel tempo e nei secoli si sono anche persi di vista abbandonandosi ad una vita senza  grande senso, per ritrovarsi di nuovo insieme soltanto di fronte ad una nuova minaccia della pace e del mondo. 

Lo stratagemma narrativo interessante di Paolo Logli è quello di dare ad ognuno dei cavalieri un ruolo nella storia moderna e contemporanea,  come se dietro gli ultimi eroi dei nostri tempi, come il giovane cavaliere senza nome che nella Piazza di Tienanmen fermò i carro armati cinesi o dietro i pensieri più illuminati  della nostra storia recente, ci fossero i quattro cavalieri e Merlino. Il racconto va avanti a colpi di scena, avventure, escamotage che ti incollano alla pagina e la scrittura è quasi visiva, probabilmente l’abitudine di scrivere per il cinema dona alla narrazione di Paolo Logli un aspetto cinematografico. Un libro pieno di sorprese, una per esempio è quando nella lettura percepiamo qualcosa che suona molto familiare. Infatti, sparse qua e là nel racconto, troviamo intere frasi che ricordano brani di canzoni bellissime di un noto cantautore di cui non rivelo né il nome né la città di appartenenza per non spogliare il lettore della curiosità di scoprire, di sorprendersi, o anche di non accorgersi di nulla.  Insomma un libro in cui immergersi. 

Dura pioggia verrà. L’ultima storia di Avalon di Paolo Logli Editore Castelvecchi Pg 378

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