Libri. In uscita “In morte di don Masino” di Pietro Orsatti

Il romanzo è frutto di anni di ricerche e inchieste sul fenomeno criminale di Cosa Nostra, sulla sua storia e evoluzione e sulla storia dei rapporti costruiti dal 1943 in poi fra la mafia siciliana e il potere politico e economico/finanziario

ROMA – Il racconto parte dalla morte di Stefano Bontade e dei suoi soldi (in gran parte frutto del traffico dell’eroina) che dopo il suo omicidio sono stati rintracciati solo in minima parte. Si tratta di miliardi di euro che si sono volatilizzati. Il protagonista del romanzo – il cronista Francesco Felice – si concentra, ossessivamente, proprio su questo denaro che sospetta essersi trasformato, attraverso speculazioni finanziarie sia in Italia ma soprattutto all’estero, in uno strumento formidabile per il condizionamento politico ed economico negli ultimi 40 anni di storia italiana.

  • Da qui si sviluppa la trama. Con un colpo di scena letterario. Un’intervista a uno dei testimoni chiave della storia di Cosa nostra, Tommaso Buscetta. Il collaboratore, morto negli Usa nel 2000, qui viene fatto “resuscitare”. È lui il Virgilio che conduce il protagonista del libro nell’inferno della corsa al potere prima di Bontade e poi dei corleonesi di Riina. E il racconto parte da lontano, dallo sbarco degli Alleati in Sicilia nel 1943 alla firma dell’armistizio di Cassibile, dalla prima guerra di mafia negli anni’60 alla mattanza messa in atto dai corleonesi a cavallo fa la fine degli anni ’70 e ’80 fino ad arrivare ad oggi.

Scritto come se si trattasse di un sceneggiatura, claustofobico, documentato, “In morte di don Masino” è un tentativo di fare un ipotesi, e solo quella, su come andarono le cose dalla fine della Seconda Guerra Mondiale a oggi in Sicilia (e in Italia). Dove non arriva la ricerca della verità – storica, giornalistica o giudiziaria – forse può arrivare la fantasia e la letteratura.

IN MORTE DI DON MASINO

di Pietro Orsatti Isbn 9788868303747 | 17,00 €

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