ROMA – La Vendée Globe sul Tevere, al centro velico Granlasco, in occasione della presentazione del libro Salvataggi Leggendari della Casa Editrice Nutrimenti, scritto da Laura Damiola e Jean Pierre Pustienne.
27 anni fa iniziava la leggenda della Vendée Globe nei 40 Ruggenti quando Loîck Peiyron soccorse uno dei favoriti della prima edizione Philippe Poupon. E’ questo il primo racconto del libro che ha come teatro il largo dell’ Isola Cough nell’Atlantico Sud, vicino al Capo di Buona Speranza.
Nel corso della serata é stato fatto un parallelismo tra le prime edizioni e quest’ultima sottolineando il progresso avvenuto in materia di sicurezza. E’ stato infatti spiegato come 27 anni fa gli skipper erano colti dalle tempeste senza preavviso, oggi grazie alla precisione dei programmi meteo gli skippersche possono anticipare e gestire le depressioni in arrivo. Oltre a Peyron e Poupon, nel libro sono raccontati altri salvataggi che hanno fatto della Vendée Globe un mito, Raphael Dinelli soccorso da Pete Goss nel 1996 1997, Isabella Autissier recuperata da Giovanni Soldini nell »Arounde Alone del 1999 2000, la drammatica esperienza di Yves Parlier nella Vendée Globe 2000 2001 che ha salvato se stesso e la liberazione di Jean Le Cam, rinchiuso per 17 ore nel suo scafo, da parte di Vincent Riou.
Un video dal titolo «Vendée Globe ; 27.000 miglia di una regata mitica » ha mostrato al pubblico romano di esperti velisti, i momenti piu- emozionanti di questa ottava edizione della Vendée Globe, le condizioni estreme in navigazione tra i 40 Ruggenti e i 50 Urlanti , il vento che in questi ultimi giorni é arrivato fino a 70 nodi e un mare che ruggiva con onde di 8 metri. Il Granlasco é il circolo velico con una nota scuola d’altura, che organizza inoltre la famosa regata Roma per tutti, tra le piu’ importanti a livelo n nazionale ; la Regione Lazio é per il numero di associati, 20000 , la numero uno d’Italia, davanti alla Liguria e alla Lombardia. La solidarietà marittima é stato un altro tema centrale della serata sul Tevere, tema dominante nel libro Salvataggi Leggendari insieme alla sicurezza. Significative nfatti le parole di un eroico salvatore, Pete Goss« Dovevo andarci « racconta nel libro il celebre navigatore inglese » era semplice, la decisione era presa, per me dal codice marinaro ». E nel racconto vediamo come lo skipper, negli spietati 50 ruggenti ,con una navigazione di bolina in un mare in tempesta e una dolorosa infiammazione a un gomito, soccorrerà Raphael Dinelli. La solidarietà continua anche a terra con l’associazione Arcoiris, che ha presentato al Granlasco una iniziativa a sostegno delle famiglie di bambini affetti da malattie rare e complesse.Una battaglia coraggiosa come la sfida dei marinai in mare.