Sellerio. “Il Primo Ministro” di Anthony Trollope. Recensione

Scritto nel 1876 “Il primo Ministro” di Anthony Trollope è un affresco della classe dirigente dell’epoca vittoriana, descritta nella completezza dell’immagine privata, che affonda in uno scavo psicologico che connota aspetti ancora oggi riscontrabili in molti individui al potere. 

La trama si snoda attraverso famiglie che agiscono in parallelo: quella di Plantagenet Palliser, Duca di Omnium, chiamato a mettersi alla guida di un passeggero e complicato governo di coalizione tra Tory e Liberal. Principale attività della consorte del Primo Ministro è agevolare le alleanze e gli scambi di favori attraverso sontuosi ricevimenti a sostegno del marito e della personale ambizione di First Lady, con uno scialare di fondi che preoccupa l’uomo di governo. Il Primo Ministro soffre per la sensazione, mai confessata pubblicamente, di essere incapace del ruolo e soprattutto di non riuscire a incidere in cambiamenti significativi. La moglie, votata a conservare lo status, non sempre punta con saggezza le pedine utili a mantenerlo: restare in cima alla scala sociale significa diventare pericolosamente sensibili ai rapporti interessati e vendicativi, all’influenza della stampa, all’invidia e all’arrivismo.

C’è poi la famiglia del facoltoso avvocato Wharton, la cui figlia Emily s’invaghisce di Ferdinand Lopez, personaggio di oscura provenienza che l’alta società guarda con razzismo per quel cognome straniero. Eppure, da perfetto parvenu, Ferdinand Lopez riesce a essere invitato in casa del Primo Ministro e a sposare Emily Wharton, che per lui rifiuta la proposta di uno dei gentiluomini più ambiti del jet set londinese: Arthur Fletcher. 

Le tre famiglie – Palliser, Wharton e Fletcher – insieme all’outsider Ferdinand Lopez, sono gli archetipi di questo romanzo che descrive l’ambiente degli arrampicatori della City, i salotti e i club dell’upper class, gli intrighi economici e amorosi d’individui i cui assilli sono l’ambizione al potere e al denaro.  Assilli che Anthony Trollope ritrae come trasversali al ceto attraverso Ferdinand Lopez, uomo venuto dal nulla. Figure però al tempo stesso capaci di amori esemplari e salvifici.

Con le sue 1126 pagine “Il primo Ministro” è uno degli affreschi più compiuti dell’ambiente politico del tempo, di godibile lettura, intrigante negli sviluppi psicologici, affascinante per il ritmo: non a caso Lev Tolstoj parlò del testo come di uno splendido esempio della professionalità del romanziere inglese. Una curiosità: Anthony Trollope fu un dirigente delle poste e ideò le “pillar box”, quelle ridenti cassette rosse per le lettere che ancora oggi identificano la Gran Bretagna.

Il Primo Ministro

Autore:

Anthony Trollope

Prezzo:

€ 25,00 

   
   

Traduttore:

R. Cazzullo

Editore:

Sellerio Editore Palermo

Collana:

La memoria

   

Dati:

 2 voll., 1128 p., brossura

Ebook a € 16,99

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