Honoré de Balzac. “La figlia di Eva”, storia d’amore e d’intrigo. Recensione

“La figlia di Eva” – questo il titolo che dà Faligi editore al racconto di Honoré de Balzac, altri lo individuano come “Una figlia di Eva” – è la storia dell’educazione di due sorelle Marie-Angelique e Marie-Eugénie, vissute nell’ambiente altolocato di Parigi agli inizi del diciannovesimo secolo.

Le quali giovanissime “arrivarono al matrimonio “senza mai essere uscite dall’ambiente domestico dove si librava lo sguardo materno” (…) “La loro educazione in casa era rigorosa quanto lo sarebbe stata in un chiostro”. Una delle due, Marie- Angelique, sposa fedele privata dell’innamoramento, non sfuggirà al fascino dei sensi per un giovane pseudo – artista avventuroso e squattrinato che la trascinerà in un vortice emotivo mai conosciuto prima. L’amante si troverà a rivaleggiare con un marito forte della sua posizione, della sua intelligenza e saldezza di nervi.

Questo romanzo breve di Honorè de Balzac non è solo una storia d’amore e d’intrighi, ma un cesello della società nobiliare dove tornano molti caratteri conosciuti, archetipi della commedia umana: ad esempio il musicista povero e onestissimo, vittima di raggiri proprio da parte di coloro che amava, simile a uno dei protagonisti ne “Il cugino Pons”.

 Come sempre i romanzi di Balzac sono consigliati a chi – al di là della trama costruita con ingegno e mai prevedibile – ama lo scandaglio sociologico e, soprattutto, quello psicologico e senza tempo di personaggi nei quali possiamo ritrovare una parte di noi stessi.

Faligi editore

Honoré de Balzac

La figlia di Eva

e-book euro 2,99

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