“Due gemelle in America” di Elizabeth von Arnim. Viaggio nel Nuovo Mondo. Recensione

Se la scorsa estate vi siete lasciati sedurre dal raffinato humor di Elizabeth von Arnim, anche quest’anno le letture di qualità sono destinate ad affollare le nostre spiagge, perchè Bollati Boringhieri ha rinnovato il rilancio dell’autrice australiana poco conosciuta in Italia, con tante storie riproposte in nuove edizioni dalle eleganti copertine.

Pubblicato per la prima volta col titolo tradotto dall’originale “Cristoforo e Colombo”, “Due gemelle in America” unisce in un intreccio frizzante e ironico tutti gli ingredienti che rendono speciali le storie della von Arnim, un’autrice dalla personalità straordinaria, che ha saputo creare un mondo di personaggi così ricchi di fascino, da non poterne più fare a meno. 

Se lo scorso anno, con “Vera”, vi abbiamo proposto atmosfere vicine al dramma psicologico, con “Due gemelle in America” l’autrice ci guida attraverso ambienti e situazioni decisamente più leggere. Le protagoniste, Anna Rose e Anna Felicitas, infatti, sono due gemelle di diciassette anni, orfane di entrambi i genitori che, dopo una breve parentesi a casa della zia Alice e dello zio Arthur, decidono di intraprendere un viaggio verso il Nuovo Mondo, in cerca di una nuova identità e di nuova casa. Di padre tedesco e di madre inglese, infatti, le due Anna, belle, sprovvedute ed entusiaste per natura, sono mal viste sia in Germania, sia in Inghilterra, proprio a causa delle loro origini “miste” che, in piena guerra, le fanno persino credere spie da entrambi i fronti. È proprio sulla nave che le due sorelle si affibbiano i nomignoli di “Cristoforo” per Anna Rose e “Colombo” per Anna Felicitas, le quali, spaventate, ma allo stesso tempo incuriosite, affrontano il viaggio col pizzico di incoscienza che le caratterizza, sia per età, sia per indole. 

elizabeth-von-arnim-due-gemelle-in-america-cover.jpgNonostante siano fisicamente molto simili, le due gemelle non potrebbero essere più diverse per carattere, tanto è determinata e un po’ saccente Rose, quanto è timida e accondiscendente Felicitas.  Il destino che le attende in America, tra New York, Florida e California, sarà radioso almeno quanto la loro bellezza? Certo segnerà profondamente anche la vita del diffidente, ma generoso Mr. Twist, un gentiluomo incontrato in transatlantico e che le aiuterà durante la loro permanenza negli States a costruirsi una nuova vita, prendendo entrambe sotto la sua ala protettrice con affetto e amicizia quasi paterne.

Con la sottile arguzia che ne caratterizza lo stile,  Elizabeth von Arnim delinea due protagoniste irresistibili ed estremamente attuali per lo sprovveduto ardore con cui affrontano ogni nuova esperienza, comprese le avventure e i numerosi “guai” che le attendono in America, tra la diffidenza di un mondo sconosciuto e la gentilezza inaspettata di tante nuove amicizie, ma soprattutto l’Amore, quello con la A maiuscola, che alla loro età è assoluto in ogni sua forma e le guiderà verso il loro destino di sorelle e di donne.

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