Yara – Lettera anonima all’Eco di Bergamo: investigatori fa parte di una ‘valanga’ di segnalazioni

BERGAMO – Per gli investigatori la lettera anonima, giunta stamani al quotidiano di Bergamo, non ha più valore delle centinaia di altre ‘segnalazioni’ simili a questa arrivate dalla scomparsa di Yara Gambirasio.

Il testo del messaggio, composto su un cartoncino nero, con lettere ritagliate, dice testualmente: «Yara è nel cantiere di Mapello. Ho paura». La lettera, indirizzata alla redazione dell’Eco di Bergamo, è stata subito consegnata alla polizia per i rilievi del caso. La lettera, hanno spiegato gli investigatori, è una tra le tante della «valanga» di lettere anonime che indicano vari luoghi dove potrebbe stare la ragazza che sono arrivate a Polizia, carabinieri, Procura, e alla stessa famiglia.

Il cantiere di Mapello, di cui parla la lettera anonima, non sarà, per ora, nuovamente ispezionato. Il capo della Squadra Mobile di Bergamo Gianpaolo Bonafini ha infatti spiegato che è “già stato controllato in modo approfondito e più volte dai carabinieri” nei giorni successivi alla scomparsa della tredicenne di Brembate Sopra della quale non si hanno più notizie dallo scorso 26 novembre. Il cantiere a cui fa riferimento la lettera, è quello dove lavorava Mohammed Fikry, il giovane fermato e poi risultato estraneo alla vicenda. Sempre in quel cantiere i cani sembravano aver trovato tracce della ragazza.

Questa valanga di lettere, che sono state spedite indicando false piste, fanno parte di un’opera di sciacallaggio compiuta da chi cerca di coprire il proprio vuoto di identità umana facendo apparire, attraverso questi messaggi demenziali, il suo fantasma nelle cronache giornalistiche.

Ce ne doliamo, come continuiamo a dolerci del fatto che medium e sensitivi, maghi e profeti del terzo millennio, continuino ad essere sentiti come testimoni dagli investigatori … ma non esisteva il delitto di falso ideologico?

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