Intervista ai Giuda, un gruppo nuovo che va alla grande. Video

ROMA – Lorenzo Moretti, chitarrista dei Giuda –  formazione completa: Lorenzo Moretti (chitarra/voce), Ntendarere Damas (voce), Michele Malagnini (chitarra), Danilo Valerii (basso) e Daniele Tarea , (batteria) – ha rilasciato alla nostra Valentina Marchetti un’intervista  per raccontare della carriera di questo esplosivo gruppo rock romano, il cui brano “Wild tiger woman”, è attualmente trasmesso su tutte le principali stazioni radiofoniche e sul web, ed è impossibile resistergli.

Hanno un sound che prende molto dalla migliore tradizione hard rock degli anni ’70, al quale i Giuda aggiungono un loro personalissimo tocco, che potete toccare con mano nell’ ultimo lavoro  Let’s Do It Again uscito il 16 novembre per la label inglese Damaged Goods.  “Wild tiger woman” è un brano che rimane in testa, cui segue su Youtube un video davvero divertente, di tutta la formazione al completo. C’è anche un nuovo singolo,   TEENAGE REBEL /IT’S MY CITY che si candida a essere altra hit di successo.

I Giuda, sono molto conosciuti anche all’estero, basti pensare che importanti testate straniere come “The Guardian” o l’”NME” si sono interessati a loro e in Italia riviste come, Rumore, Rolling Stone Il Mucchio, Blow Up li hanno molto apprezzati.

D. Quando nascono i Giuda?

L.M: Siamo nati in studio fine del 2007,  quando ci siamo riuniti dopo lo scioglimento del nostro precedente gruppo e da lì abbiamo scritto i pezzi nuovo poi confluiti nel nostro album “Racey Roller” del 2010.

D. Quali sono state le vostre influenze musicali?

L.M: Eh, questa è una domanda un po’ complessa, le influenze sono moltissime, a cominciare da alcuni gruppi anni ’60, come Troggs,  o Equals, gruppi glam dei primi anni ’70 più conosciuti come Slade, i Sweet, Suzy Quatro, non va dimenticato il filone abbastanza sconosciuto australiano che includeva gruppi importanti per il nostro sound,  poi è stato portato al successo con quel tipo di hard rock australiano ad opera degli AC- DC, passando anche per il punk rock inglese della fine degli anni ’70.

D. Quando avete capito che la musica sarebbe diventata un mestiere per voi?

L.M:  Non da moltissimo tempo, lo facciamo sempre con passione, suoniamo da quando siamo bambini, io ho iniziato a suonare con alcuni di noi, con il cantante Tenda, suoniamo dal 1993 insieme, nell’ultimo anno e mezzo, due anni, è diventato un lavoro, le richieste dei nostri concerti sono aumentate a dismisura rispetto al passato, come le vendite dei nostri dischi che vanno alla grande, è una cosa nuova per noi, anche una fortuna in questo periodo di crisi.

D. Come nasce “Wild tiger woman” e in generale un pezzo dei Giuda?

L.M: Dei testi se ne occupa il nostro cantante, io scrivo la musica, mi viene in mente una melodia ad esempio in macchina e cerco di ricordarla fino al ritorno a casa quando posso suonarla. Ricordo che ero a casa e mi era venuto in mente u ritornello e non c’è stato un lavoro particolare, le cose mi vengono in mente sul momento non ho nessun metodo particolare, Wild tiger woman è nata così.

D. Come viene accolto un gruppo rock italiano all’estero, é più facile o difficile “farcela” rispetto l’Italia?

L.M: Per un gruppo rock ‘n roll è più facile essere americano o inglesi c’è una cultura maggiore, in Italia negli anni ’70 o i gruppi rock in America e in Inghilterra erano primi in classifica, da noi prevaleva più il progressive, il glam rock era visto come spazzatura. Diciamo che  ancora oggi c’è una cultura di questo tipo, di gruppi che suonano come noi in Italia ce ne sono pochi, forse nessuno, non ne sono sicuro ma mi sembra così, magari non conosco tutti i gruppi. In Italia ci tengono a dire che non ci siamo inventati  niente invece all’estero non è così, diciamo che qui ci criticano un po’ di più… Ma comunque anche in Italia abbiamo raccolto molto, suoniamo spesso in Italia , nel  Nord Italia, quindi anche qui l’attenzione sta cercando

D. Che consiglio dareste a dei ragazzi che vorrebbero fare il vostro stesso percorso?

L.M: Direi che il nostro è un buon esempio, noi abbiamo iniziato nel buio e nell’oscurità della nostra saletta prove, abbiamo fatto tutto sempre per anni con passione e professionalità che tutti ci riconoscono oggi alla fine ce l’abbiamo fatta.

D. Come inizia una vostra giornata tipo?

L.M: Una giornata tipo, come potrebbe iniziare, fammi pensare (ride)… Con una bellissima colazione a letto e poi una giornata passata ad un mercatino dell’usato a cercare dischi, è una cosa che desidero da tempo, visto che a Roma non ce sono, cercare i dischi tutto il giorno, questa potrebbe essere la mia giornata tipo.

Giuda – Wild tiger women 

 

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