Venezia 72. Tutto sulle tre giurie internazionali

VENEZIA  – Sono state definite le composizioni delle tre Giurie internazionali (Venezia 72OrizzontiPremio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”) della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (2 – 12 settembre 2015), diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

Venezia 72

Le personalità chiamate a fare parte della Giuria del Concorso di Venezia 72, oltre al presidente, il regista Alfonso Cuarón, sono:

lo scrittore, sceneggiatore e regista francese Emmanuel Carrère, autore, tra le sue celebri opere di narrativa, dei bestseller Limonov (2011) e Il regno (2015)

il regista turco Nuri Bilge Ceylan, Palma d’oro a Cannes nel 2014 con Kiş uykusu (Il regno d’inverno)

il regista polacco Pawel Pawlikowski, autore di Ida, premio Oscar per il miglior film straniero 2015

il regista italiano Francesco Munzi, in concorso alla 71. Mostra di Venezia 2014 con Anime nere, acclamato dalla critica e vincitore di 9 David di Donatello 2015

il regista taiwanese Hou Hsiao-hsien, Leone d’oro a Venezia 1989 con  Città dolente, e in concorso a Cannes 2015 con Nie Yinniang (The Assassin), premiato per la regia

l’attrice tedesca Diane Kruger, interprete, tra i molti suoi ruoli internazionali, del personaggio di Bridget von Hammersmark in Bastardi senza gloria (2009) di Tarantino

la regista e sceneggiatrice britannica Lynne Ramsay, acclamata dalla critica e nominata ai Golden Globe e ai Bafta per il film …e ora parliamo di Kevin (2011)

l’attrice e regista statunitense Elizabeth Banks, interprete delle saghe di Spiderman e Hunger Games ed esordiente nella regia con la commedia di successo Pitch Perfect 2

La Giuria di Venezia 72 assegnerà ai lungometraggi in Concorso i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film, Leone d’Argento per la migliore regia, Gran Premio della Giuria, Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile,Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergenti, Premio per la migliore sceneggiatura, Premio Speciale della Giuria.

Orizzonti

La Giuria internazionale della sezione Orizzonti, oltre al presidente, il regista statunitense Jonathan Demme, è composta da:

la regista e sceneggiatrice francese Alix Delaporte, in concorso a Venezia nel 2014 con Le dernier coup de marteau, con cui Romain Paul vince il Premio “Marcello Mastroianni”

l’attrice spagnola Paz Vega, salita alla ribalta internazionale nel 2001 con Lucia y el sexo di Julio Medem, grazie al quale ottiene il premio Goya come miglior attrice esordiente

il regista di Hong Kong Fruit Chan, due volte in concorso a Venezia, con Durian Durian (2000) e Hollywood, Hong Kong (2001). Nel 2014 ha diretto il thriller-action The Midnight After, presentato al Festival di Berlino

l’attrice italiana Anita Caprioli, interprete, tra i molti suoi ruoli di successo, di Immaturi (2011) e di Corpo celeste (2011) di Alice Rohrwacher

La Giuria di Orizzonti assegnerà – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi: Premio Orizzonti per il miglior film, Premio Orizzonti per la migliore regia, Premio Speciale della Giuria Orizzonti, Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile o femminile, Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio.

Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”- Leone del Futuro

La Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”- Leone del Futuro, oltre al presidente, il regista italiano Saverio Costanzo, è composta da:

il produttore di Hong Kong Roger Garcia, direttore esecutivo dell’Hong Kong International Film Festival dal 2010 e pioniere della diffusione del cinema asiatico nel mondo

la critica e storica del cinema francese Natacha Laurent, direttrice della Cinémathèque de Toulouse per 10 anni fino a giugno 2015, esperta di cinema russo e sovietico

il regista statunitense Charles Burnett, uno dei maggiori cineasti indipendenti Usa, autore del cult To Sleep with Anger (1990), vincitore di tre Indipendent Spirit Awards

a giornalista messicana Daniela Michel, fondatrice e direttrice dal 2003 del Morelia Film Festival, principale trampolino di lancio per i giovani cineasti messicani

La Giuria assegnerà senza possibilità di ex aequo, tra tutte le opere prime di lungometraggio nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele), il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, e un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore.

Note biografiche

Venezia 72

Alfonso Cuarón (presidente), regista messicano premio Oscar per Gravity. È stato spesso presente alla Mostra di Venezia dove nel 2001 ha presentato Y tu mamá también, film che vince l’Osella per la migliore sceneggiatura e il Premio Marcello Mastroianni per i due attori protagonisti. Torna in concorso nel 2006 con Children of Men (I figli degli uomini) vincendo l’Osella per la miglior fotografia. Il film ottiene tre nomination agli Oscar. La sua ultima opera, Gravity (2013), è stata presentata in anteprima mondiale come film d’apertura della 70. Mostra di Venezia e ha vinto sette Oscar.

Emmanuel Carrère, scrittore, sceneggiatore e regista francese. È stato anche critico cinematografico per la rivista Positif e ha scritto nel 1982 un saggio su Werner Herzog. Il suo primo romanzo è L’Amie du jaguar (1983). Seguono altri undici libri che hanno ottenuto premi importanti; alcuni sono stati trasposti sullo schermo come La Classe de neige (1998) per la regia di Claude Miller, L’Adversaire (2002) di Nicole Garcia e La Moustache (L’amore sospetto, 2005) diretto dallo stesso Carrère. Nel 2003 dirige il documentario Retour à Kotelnitch, presentato alla Mostra di Venezia nella sezione Nuovi Territori.

Nuri Bilge Ceylan, regista turco. I suoi due primi lungometraggi Kasaba (1997) e Mayis Sikintisi (Nuvole di maggio, 1999) sono presentati al Festival di Berlino. Con Uzak (2003), Iklimler(2006), Üç Maymun (Le tre scimmie, 2008) e Bir Zamanlar Anadolu’da (C’era una volta in Anatolia, 2011), tutti presentati al Festival di Cannes, vince due Grand Prix, un premio per la regia, uno per il miglior attore e il premio della critica. Sulla Croisette ottiene la consacrazione definitiva grazie alla Palma d’oro vinta nel 2014 con Kiş uykusu (Il regno d’inverno).

Pawel Pawlikowski, regista polacco premio Oscar per Ida. Si trasferisce da giovane in Inghilterra, dove esordisce nel cinema con alcuni apprezzati documentari. Il suo primo lungometraggio di finzione, Last Resort, è presentato alla Mostra di Venezia nel 2000 e vince un Bafta come miglior esordiente, mentre My Summer of Love (2004) viene premiato ai Bafta come miglior film inglese dell’anno. Il suo film più recente è Ida (2013), acclamato dalla critica internazionale, che ha vinto l’Oscar come miglior film straniero, oltre a numerosi premi nei festival di tutto il mondo.

Francesco Munzi, regista italiano, trionfatore ai David di Donatello del 2015 con Anime nere. Debutta alla regia nel 2004 con il lungometraggio Saimir presentato a Venezia nella sezione Orizzonti dove riceve la Menzione speciale del premio Opera Prima “Luigi De Laurentiis”. Nel 2008 realizza Il resto della notte, presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes. Nel 2014 dirige Anime nere, presentato in Concorso alle 71. Mostra di Venezia dove viene calorosamente accolto da critica e pubblico. Il film trionfa ai David di Donatello del 2015 aggiudicandosi nove statuette, inclusa quella per il miglior film e la miglior regia.

Hou Hsiao-hsien, regista Leone d’oro a Venezia nel 1989 col film Città dolente. Il film che lo rende famoso a livello internazionale è The Boys from Feng-kuei (1983) che anticipa tre film fortemente autobiografici: A Summer at Grandpa’s (1984), A Time to Live, A Time to Die (1985) e Dust in the Wind (1986). Dopo il Leone d’oro, Hou torna a Venezia nel 2004 col film Café Lumière, un’opera che è anche un omaggio al cinema di Ozu. L’ennesimo successo di critica arriva con The Assassin (2015), presentato in concorso al 68. Festival di Cannes, dove il film si aggiudica il Prix de la mise en scène.

Diane Kruger è un’attrice tedesca, interprete del personaggio cult Bridget von Hammersmark in Inglourious Basterds (Bastardi senza gloria, 2009) di Quentin Tarantino. Ottiene la fama internazionale grazie al ruolo di Elena in Troy (2004) di Wolfgang Petersen, recitando poi per autori come Bille August, Benoît Jacquot e Andrew Niccol. È stata alla Mostra di Venezia nel 2009 con Mr. Nobody, presentato in concorso e vincitore dell’Osella per la miglior scenografia. Ha recitato inoltre nel film Inhale (Una tragica scelta, 2010) di Baltasar Kormákur.

Lynne Ramsay è una regista e sceneggiatrice della Gran Bretagna, salutata dal Los Angeles Times come una delle più affermate registe britanniche della sua generazione. Vince due volte il Prix du Jury della sezione cortometraggi a Cannes, prima con l’esordio Small Deaths (1996) e poi con Gasman (1998). Ha scritto e diretto tre lungometraggi: Ratcatcher – Acchiappatopi (1999), Morvern Callar (2002) e We Need to Talk About Kevin (…e ora parliamo di Kevin, 2011), tutti presentati a Cannes dove è stata anche giurata del concorso nel 2013. Con…e ora parliamo di Kevin ha ricevuto nomination ai Golden Globe e ai Bafta e ha vinto numerosi premi internazionali.

Elizabeth Banks è un’attrice e regista statunitense. Ha partecipato alla trilogia di Spiderman e ha lavorato con registi come Steven Spielberg, Oliver Stone, Judd Apatow e Kevin Smith. Ha ricevuto tre nomination agli Emmy per le apprezzate serie televisive 30 Rock e Modern Family. È nel cast principale della saga di Hunger Games e ha recentemente doppiato la coprotagonista di The Lego Movie (2014). Ha esordito alla regia nel lungometraggio con la fortunata commedia Pitch Perfect 2 nel 2015.

Orizzonti

Jonathan Demme (presidente) è uno dei più importanti autori statunitensi, premio Oscar come miglior regista per The Silence of the Lambs (Il silenzio degli innocenti, 1991). Degli oltre quaranta film diretti molti sono diventati cult movies, a cominciare dai celebri Melvin e Howard (1980) e Philadelphia (1993). Ha presentato alla Mostra di Venezia molte sue pellicole tra cui The Manchurian Candidate nel 2004, Jimmy Carter Man From Plains nel 2007, Rachel Getting Married nel 2008, I’m Caroline Parker: the Good, the Bad and the Beautiful nel 2011 e Enzo Avitabile Music Life nel 2012.

Alix Delaporte è una regista e sceneggiatrice francese. Legata alla Mostra sin dall’inizio della carriera, Delaporte vince il Leone per il miglior cortometraggio nel 2006 con Comment on freine dans une descente?. Il suo primo lungometraggio Angèle et Tony viene presentato alla Settimana della Critica alla Mostra del 2010 per poi conquistare due César in Francia. Viene selezionata per la prima volta in concorso alla Mostra con Le dernier coup de marteau (2014), film per il quale il giovane protagonista Romain Paul vince il Premio “Marcello Mastroianni”.

Paz Vega è un’attrice spagnola salita alla ribalta internazionale nel 2001 con l’iconico Lucia y el sexo di Julio Medem, grazie al quale ottiene un premio Goya come miglior attrice esordiente e il premio Chopard al Festival di Cannes. È nel cast del capolavoro di Pedro Almodovar Hable con ella (Parla con lei), mentre nel 2007 è protagonista di La masseria delle allodoledei fratelli Taviani. È stata alla Mostra di Venezia nel 2010 con Vallanzasca – Gli angeli del male di Michele Placido, presentato Fuori concorso. Torna a lavorare con Almodovar nel 2013 per il film Los amantes pasajeros.

Fruit Chan è uno dei massimi esponenti della seconda New Wave di Hong Kong. Raggiunge la notorietà internazionale con la trilogia sul passaggio di Hong Kong dal Regno Unito alla Cina composta da Made in Hong Kong (1997), The Longest Summer (1998) e Little Cheung (2000), vincitore del Pardo d’argento a Locarno. Vanta cinque partecipazioni alla Mostra di Venezia, di cui due in Concorso: nel 2000 con Durian Durian e l’anno successivo con Hollywood, Hong Kong. Il suo ultimo film è The Midnight After (2014), presentato al Festival di Berlino.

Anita Caprioli è un’attrice italiana. Dopo aver recitato a teatro, debutta sul grande schermo con A domani di Giulio Ciarambino. Ha lavorato con importanti registi italiani come Gabriele Salvatores, Giuliano Montaldo e Carlo Verdone. Ottiene grande successo di pubblico con Immaturi (2011) di Paolo Genovese. Ha ricevuto una nomination ai David di Donatello e una ai Nastri d’Argento per la sua interpretazione in Corpo celeste (2011) di Alice Rohrwacher. È stata cinque volte alla Mostra di Venezia di cui una per un film in concorso, Denti (2000) di Gabriele Salvatores. 

Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”

Saverio Costanzo (presidente) regista italiano. Esordisce nel lungometraggio nel 2004 con Private, film che si aggiudica il Pardo d’oro al Festival di Locarno e il David di Donatello per il miglior regista esordiente. Con il successivo In memoria di me (2007), presentato in concorso al Festival di Berlino, vince due Nastri d’argento. Partecipa due volte alla Mostra di Venezia, entrambe in concorso: nel 2010 con La solitudine dei numeri primi e nel 2014 con Hungry Hearts, film che ottiene le due Coppe Volpi per la migliore interpretazione femminile e per quella maschile.

Roger Garcia è un produttore di Hong Kong, direttore esecutivo dell’Hong Kong International Film Festival dal 2010 e pioniere della diffusione del cinema asiatico nel mondo. È stato programmatore, consulente e giurato di vari festival internazionali e ha scritto di cinema collaborando, tra gli altri, con British Film Institute, Cahiers du Cinema e Variety. Ha iniziato a lavorare come produttore negli anni Ottanta promuovendo giovani cineasti a Hong Kong e nelle Filippine. In seguito ha lavorato sia per Hollywood che per film indipendenti in Asia.

Natacha Laurent critica e storica del cinema, è stata direttrice della Cinémathèque de Toulouse per dieci anni, fino a giugno 2015. Esperta di storia del cinema russo e sovietico, ha dedicato a questo tema numerose pubblicazioni, mentre i suoi articoli sono apparsi sulle più importanti riviste cinematografiche d’oltralpe: 1895Vingtième SiècleL’HistoirePositif. Nel 2006 ha fatto parte della giuria della Caméra d’or del Festival di Cannes. Ha ricevuto nel 2013 la prestigiosa onorificenza francese di Chevalier de l’Ordre des Arts et Lettres.

Charles Burnett, considerato uno dei maggiori cineasti indipendenti degli Stati Uniti. Killer of Sheep (1978) è il suo folgorante esordio nel lungometraggio che si aggiudica il premio della critica a Berlino e altri importanti riconoscimenti internazionali. Tra i suoi film si ricordano anche To Sleep with Anger (Dormire con rabbia, 1990) vincitore di un premio al Sundance e di tre Independent Spirit Awards e The Glass Shield (Il distintivo di vetro, 1994), in concorso a Locarno. Il suo ultimo lungometraggio è Namibia: The Struggle for Liberation (2007) con Danny Glover.

Daniela Michel è fondatrice e direttrice dal 2003 del Morelia Film Festival in Messico, principale trampolino di lancio per i giovani cineasti messicani ed evento collegato ufficialmente alla Semaine de la Critique di Cannes. Giornalista cinematografica, ha scritto per le più importanti testate del suo paese e ha presentato programmi televisivi riguardanti il cinema. È stata giurata di numerosi festival internazionali tra cui il Festival di Cannes nel 2011 per la sezione Un certain regard, e il Sundance Film Festival.

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