Enya, romanticismo irlandese

Nel 2000 esce “A day Without Rain”, il suo album più venduto di sempre

“L’inverno è la stagione che preferisco. 

La natura diventa magica, c’è un silenzio surreale, 

è il periodo in cui lavoro meglio. 

Riesco a concentrarmi. L’inverno mi ispira”

(Enya)

“Le sue composizioni sono sospese tra i miti dei Celti e la musica sacra, tra Medioevo e new age. Il suo sound, etereo e visionario, trasporta dritto nell’Eden del pop, in un sogno senza fine. Un lungo viaggio iniziato quasi per caso, con una colonna sonora per la Bbc. Storia di una piccola fata d’Irlanda e del suo incantesimo”

(Onda Rock)

Superstar irlandese

Nel panorama dei musicisti irlandesi è seconda solo agli U2 come successo internazionale e vendite di album. Eithne Patricia Nì Bhraonàin, nota solamente come Enya, attiva dal 1987 ha venduto complessivamente quasi 80 milioni di dischi in tutto il mondo con una musica complessa, sinfonica, grandiosa e solenne. Dietro alla sua figura musicale, ruota in realtà un trio composto dalla cantante stessa, che compone le musiche, suona e canta, Nicky Ryan, produttore e arrangiatore, e Roma Ryan, che scrive i testi in diverse lingue. Tra i numerosi premi e riconoscimenti ricevuti spiccano quattro Grammy Awards, sei World Music Awards, due lauree honoris causa e una nomination al Premio Oscar.

Enya, classe 1961, è cresciuta a Gweedore, un piccolo villaggio di pescatori nella contea di Donegal, nel nord dell’Irlanda. Il villaggio si trova una zona in cui si parla ancora la lingua irlandese. La sua famiglia è composta da musicisti: i nonni erano componenti di una band che suonava in giro per l’Irlanda, suo padre era il capo della Slieve Foy Band prima di aprire un pub, sua madre suonava in un gruppo di ballo e più tardi ha insegnato musica alla Gweedore Comprehensive School.  La piccola Enya studia pianoforte da un sacerdote di Donegal. L’aspetto sacrale sarà fondamentale nella sua musica come cifra stilistica.

Nel 1979 termina gli studi e l’anno dopo si unisce ai Clannad insieme ai fratelli Máire, Pól e Ciarán e agli zii Noel e Padraig Duggan. La giovane musicista partecipa alla realizzazione degli album Crann “Ull” e “Fuaim” suonando le tastiere e partecipando ai cori e nel 1982 lascia il gruppo insieme al produttore e manager Nicky Ryan per intraprendere la sua carriera da solista. Nel 1987 esce il suo primo album solista che ottiene un buon successo di pubblico e la conquista di un disco di platino negli Usa. Il suo stile musicale estremamente melodico e sognante evoca atmosfere tipiche della new age con sonorità rilassanti e meditative. La voce melodica sul registro soprano rispecchia perfettamente il suo suo stile musicale. Dopo “Watermark (1988), che vende oltre 12 milioni di copie, “Shepherd Moons” (1991) circa 14 milioni di copie, “The Celts” (1992), unico mezzo flop della sua carriera e “The memory of trees” (1995), 10 milioni di copie, Enya diventa una vera e propria star internazionale. Il nuovo millennio si apre con il suo disco migliore, quel “A Day Without Rain” che è tutt’ora il suo album più venduto e amato.

“A Day Without Rain”, trionfo mondiale

Per questo album Enya si conferma artista raffinata e ambiziosa. “Curare tutte le voci e le armonie richiede un considerevole periodo di tempo – racconta Enya -. Tutto quello che si ascolta nell’album è suonato da me, per questo il processo di produzione si allunga. Abbiamo uno studio a Killiney, a due passi da casa mia a Dublino, dove facciamo ricerca e sviluppo. Rispetto ad altri artisti, spendiamo molto più tempo in studio”.

Con il produttore Nicky Ryan la cantante e polistrumentista irlandese compone e arrangia i 12 brani che compongono il nuovo album durante la prima metà del 2000. Enya suona tutti gli strumenti e si avvale di un’orchestra sinfonica per accentuare i toni favolistica e meditativi delle sue composizioni che compaiono anche nel film “Sweet November” con Charlize Theron e 

Keanu Reeves. Grazie ai suoi strepitosi risultati, la cantante è stata nominata ai “World Music Awards” artista femminile di maggiori vendite nel 2001. 

Pubblicato nel novembre del 2000, “A day without rain” è stato un immediato successo internazionale. Raggiunse il primo posto in Austria e Germania, il secondo posto negli Stati Uniti e Svizzera, il quarto in Australia, Svezia e Giappone, il quinto posto in Belgio, Danimarca e Nuova Zelanda, il sesto posto in Canada, Gran Bretagna, Italia e il settimo posto in Irlanda. Le vendite complessive hanno superato le 15 milioni di copie in tutto il mondo.

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