Musica: la meteora dei Police

Nel 1978 uscì “Outlandos d’amor”, il primo album della rock band inglese capitanata da Sting

“Eravamo in un albergo, quando sentii fischiettare Roxanne da un operaio che stava pulendo i vetri, capii allora che ce l’avevamo fatta”

(Sting)

I tre ‘biondi’ protagonisti della new wave

Nella primavera del 1978 tre biondi ragazzi (due inglesi e uno americano), fecero il loro travolgente ingresso nel panorama internazionale della musica. In quel periodo in Inghilterra c’era un notevole fermento giovanile con l’avvento del punk e della new wave, che aveva messo in discussione alcuni grandi gruppi rock nati nella seconda metà degli anni ’60 (Led Zeppelin, Pink Floyd, Genesis, Yes e Jethro Tull).

Questi tre ragazzi erano Stewart Copeland, classe 1952, batterista, Gordon Matthew Sumner (Sting), classe 1951, cantante e bassista e Andy Summers, classe 1942, chitarrista. I tre avevano formato alla fine del 1976 il gruppo dei Police. Il trio registrò il primo singolo “Fall Out/Nothing Achieving” nel febbraio del 1977 con un budget di soli 400 sterline. Dopo un brevissimo periodo con un secondo chitarrista, Henry Padovani, i Police si esibirono ufficialmente per la prima volta a Birminghan nell’agosto del 1977. Dopo questo show la band aveva pubblicato il suo secondo singolo “Roxanne” (aprile 1978), storia di una prostituta scritta da Sting che impose il gruppo all’attenzione della critica inglese. La canzone era infatti salita nelle posizioni alte della chart. Dopo il buon riscontro di “Roxanne, i Police decisero di registrare il loro primo album. Il disco venne inciso in gran fretta tra il gennaio e il marzo del 1978 negli studi Surrey Sound di Londra con pochissime sovraincisioni e con l’attenta produzione di Nigel Gray. Il contratto con la casa discografica A&M lo si deve al fratello di Stewart Copeland che aveva intuito il potenziale commerciale della band dopo la pubblicazione di “Roxanne” e “Can’t stand losing you”. Sin dalle prime fasi i Police si caratterizzarono nettamente dagli altri gruppi punk e new wave. Il loro sound era maturo, compatto e soprattutto erano ottimi musicisti e compositori. Ecco una breve scheda dei tre componenti dei Police.

Sting:

Fin da bambino aspirava alla carriera di musicista. Frequentò la St. Cuthbert Roman Catholic School a Newcastle (la stessa scuola frequentata da Neil Tennant), e successivamente l’università di Warwick a Coventry, ma non si laureò. Dal 1971 al 1974 frequentò un corso di preparazione per insegnanti.

Prima di suonare musica professionalmente, Sumner lavorò come scavatore e insegnante di inglese e, per un solo anno, anche di disegno. Tenne i suoi primi concerti ovunque potesse ottenere un lavoro. Suonò con gruppi jazz, in vari locali dell’epoca, come i Phoenix Jazzmen e Last Exit. Si pensa che abbia ricevuto il suo soprannome mentre suonava con i Jazzmen, perché portava spesso una maglietta a strisce nere e gialle; uno dei componenti della band, Gordon Solomon, notò che sembrava un’ape, e così divenne Stinger (colui che punge), abbreviato poi in Sting (pungiglione). La sua voce squillante e in falsetto fu il marchio di fabbrica che contribuì al loro fulminante successo. 

Stewart Copeland:

Nato ad Alexandria, Virginia, (Usa)Copeland è figlio di un agente della CIA (Miles Copeland, Jr.) che si occupava di contatti col mondo medio-orientale, e di un membro della British Intelligence, (l’archeologa scozzese Lorraine Adie). A nove mesi dalla nascita, si trasferì con la sua famiglia nel Medio Oriente, stabilendosi a Beirut dove frequentò la American Community School; inoltre il padre, essendo stato un trombettista jazz negli anni trenta inizia ad impartire lezioni di trombone a Stewart. All’età di tredici anni, quando il fratello Ian prende in prestito una batteria da un amico, Stewart scopre la sua passione per lo strumento ed il padre provvede a fargli studiare lo strumento da uno dei più grandi batteristi del Libano. Si trasferì a Londra nell’estate del 1973, dove iniziò la sua carriera suonando con il gruppo di rock progressivo Curved Air nel 1975. Durante la sua militanza nel gruppo registrò due album (Midnight Wire e Airborne) ed inoltre sposò Sonja Kristina, la cantante del gruppo. Diventò famoso per la sua miscela di precisi, energici e creativi suoni rock con uno stile influenzato dal reggae a tal punto che la rivista Melody Maker lo volle intervistare per fare una biografia su di lui a soli 23 anni. Successivamente il gruppo si trova in un vicolo cieco e dopo un concerto a Newcastle non vengono programmati altri concerti. Ma è proprio in quell’ultima data che Stewart vede per la prima volta Sting in concerto il cui gruppo si esibisce dopo i Curved Air.

Andy Summers:

E’ il più ‘anziano’ dei tre, Summers cominciò suonando la chitarra jazz nei club della zona: l’orchestra del Majestic Hotel di Bournemouth fu il suo ultimo ingaggio locale: quando lo lasciò per recarsi a Londra il suo posto fu preso da Robert Fripp, quattro anni più giovane di lui. Una volta trasferitosi nella capitale, la sua carriera negli studi di registrazione inizia, negli anni sessanta, come chitarrista per la Zoot Money’s Big Roll Band e per la sua seguente incarnazione psichedelica, i Dantalian’s Chariot. Alla fine degli anni Sessanta si unì a Eric Burdon e The New Animals, con cui incise l’album Love Is. Negli anni settanta lavorò principalmente come turnista, suonando con i Soft Machine, Neil Sedaka, Joan Armatrading, Kevin Ayers, Kevin Coyne, Tim Rose e Jon Lord e Mike Howlett.

Un debutto folgorante

Durante le registrazioni del primo album, Sting, nonostante sia il meno dotato tecnicamente dei Police, si dimostra già maturo leader, componendo da solo sette delle dieci canzoni presenti nel disco. Il suo talento compositivo è indiscusso e lo si può notare nei brani come “Roxanne”, “Can’t stand losing to you”, “So lonely” e “Next to you”. Stewart Copeland riuscì a far passare come elemento stilistico del gruppo la fusione tra rock, punk e reggae che contribuì in maniera determinate all’originalità dei Police sin dal loro debutto. Il ruolo di Andy Summers alle chitarre fu straordinario sia per il suono che per le complesse strutture ritmiche. Nel disco è presente una forza granitica, data da giri di basso nitidi e avvolgenti, dalla batteria fatta di colpi secchi ed esplosivi, centrata sulla rivoluzione copelandiana del charleston usato come nessuno aveva fatto fino a quel momento, come vero e proprio fulcro del drumming. “Roxanne” è il primo grande classico di Sting. Sebbene sia uscita da mesi, ha incontrato problemi di censura radiofonica: poiché parla dell’amore per una prostituta, la Bbc si rifiuta di trasmetterla. La canzone è un mid-tempo reggae-rock che trova i suoi “ganci” nell’inizio marcato da un giro di basso killer su una scala discendente e dal canto acuto di Sting, nei break ripetuti a separare le strofe preceduti da doppi colpi di rullante e nel ritornello marcato. Lo stile-Police si baserà molto anche in futuro su queste trovate, che appaiono qui per la prima volta. Si delinea già dopo tre canzoni la vena di Sting per una scrittura dalla presa immediata fin dalle prime battute.

“Outlandos d’amour” fu pubblicato il 2 novembre del 1978 ed ebbe un ottimo successo di vendite. In Gran Bretagna arrivò sino al sesto posto. Ad oggi si è aggiudicato quattro dischi di platino e uno d’oro.

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