Acqua bene comune. Corte Costituzionale: Sì al Referendum sulla Legge Ronchi

ROMA – La Corte Costituzionale ha detto Sì al referendum sulla Legge Ronchi che regola la distribuzione dell’acqua pubblica affidandola ai privati assieme ad altri servizi necessari per i cittadini.

Il Referendum è stato chiesto con insistenza dal Comitato Referendario “2 Sì per l’Acqua Bene Comune”.

Il 22 Dicembre la Corte di Cassazione aveva comunicato al Comitato, l’avvenuto conteggio delle firme necessarie alla richiesta dei referendum. Le firme raccolte erano 1 milione e 400 mila.  

Il Comitato aveva richiesto l’ammissibilità di tre quesiti referendari, ma la Corte Costituzionale ne ha approvati solo due tramite le sentenze depositate il 26 Gennaio 2011. Si tratta del quesito relativo alla privatizzazione della gestione contenuta nel decreto Ronchi e quello sul profitto garantito sulla gestione del servizio idrico.
Adesso si attende l’ufficializzazione della sentenza e la data per il voto che il Ministro dell’Interno deve ancora convocare.

I promotori del Comitato hanno già richiesto che i referendum vengano accorpati alle votazioni amministrative previste per il 2011. In questo modo sarà possibile anche risparmiare soldi pubblici.

L’approvazione della Corte Costituzionale smentisce in primis l’ex ministro Ronchi e quanti avevano sostenuto che il decreto 135/09, poi divenuto legge, era un atto dovuto in attuazione di obblighi comunitari. La Corte chiarisce che con l’abrogazione della legge comporterà l’applicabilità immediata nell’ordinamento italiano della normativa comunitaria che prevede la possibilità di gestione pubblica. Infatti con l’eliminazione del riferimento «all’adeguatezza della remunerazione del capitale investito» ci si propone di rendere estranea alle logiche di profitto la gestione dell’acqua che è considerata dalla nostra Costituzione e dalla normativa europea un bene comune e necessario.

Il Comitato sollecita quindi il Governo all’approvazione di un immediato provvedimento di moratoria sulla privatizzazione dei servizi idrici e a fissare la data del Referendum.

Il 5 e il 6 Febbraio il popolo dell’acqua tornerà in piazza per lanciare con banchetti ed eventi l’autofinanziamento della campagna referendaria. Tutte le informazioni saranno pubblicate su www. referendumacqua.it.

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