A Roma l’antica fabbrica-museo del cioccolato

ROMA – Vi ricordate il delizioso film “La fabbrica del cioccolato”? Ebbene anche noi a Roma ne abbiamo una e si trova al numero 135 di via Tiburtina in un cortile interno dove sorge l’azienda fondata dai De Mauro nel 1923. Un’azienda tutta italiana che crea e produce eccellenti cioccolatini artigianali da quasi un secolo.

Ad inaugurarla nel 1923 al 135 di via Tiburtina, è Aldo De Mauro che inizia a produrre cioccolato insieme ad uno stabilimento svizzero con il marchio Zurich. A causa del fascismo fu costretto a cambiare nome alla fabbrica, che si chiamerà SAID (Società Azionaria Industria Dolciaria). I bombardamenti del 19 luglio del 1943 però danneggiano fortemente il quartiere San Lorenzo e non la risparmiano. Il vecchio spaccio viene raso al suolo. Da allora  la cioccolata SAID si compra direttamente dove si produce.

 La fabbrica è diventata col tempo anche un museo con percorsi aperti alle scuole. il primo e unico Museo del cioccolato a Roma. Infatti il figlio di Aldo Di Mauro, Bruno,  decide, nel 1956, di rinnovare gli spazi della fabbrica con le sue grandi vetrate che affacciano direttamente sul laboratorio, il cortile e la sala dei lucernai realizzando fra laboratori, scaffali, barattoli e antichi macchinari risalenti ai primi del Novecento (che vengono ancora utilizzati come la temperatrice costruita a mano), un percorso dinamico, visivo, olfattivo e appagante, alla scoperta di segreti e virtù del “cibo degli dei” visitabile gratuitamente. Porte aperte quindi per un viaggio tra sogni e aromi al cacao in 800 metri quadri che ospitano oltre al laboratorio a vista, la biblioteca a tema, la rivendita con mille tentazioni al latte, speziate, farcite, aromatizzate, il salotto per leggere e seguire corsi organizzati dai loro consulenti maitres chocolatiers internazionali.

Fabrizio Di Mauro (il figlio di Bruno), che oggi   gestisce  l’antica fabbrica tra montagne di praline e colate di cacao ci spiega:“Si tratta di un percorso museale e professionale rinnovato ma che abbiano voluto lasciare come al tempo di nonno Aldo soprattutto per le scuole che accogliamo con gioia; qui i ragazzi respirano la storia. Si passeggia negli anni Trenta fra bassine di rame per tostare le mandorle, menagé per frantumare le fave di cacao, l’antico tavolo che serviva per raffreddare il caramello, il tunnel di riscaldamento di stampi e tanti libri curiosi”.
Dal 2006, anno in cui è stata effettuata la ristrutturazione della fabbrica si può degustare  al tavolo una tazza fumante di cacao fondente brasiliano con panna biologica, pizza bianca e cioccolata nera, i superlativi cioccolatini alla ricotta da gustare dopo cena con distillati rari e mangiare nel ristorante B-Said.

“Con la ristrutturazione del 2006 e l’apertura del ristorante siamo riusciti a realizzare un sogno – continua Fabrizio  – oggi abbiamo la possibilità di offrire in degustazione soufflés, tazze e fondues al cioccolato come in un bistrot e una cucina, semplice e gustosa”
Mentre si visita la fabbrica, pasticceri, pralinatori, confezionatrici non smettono un attimo di preparare e incartare prelibatezze e assaggiandole si capisce che in questo luogo di delizie a conduzione familiare si fa ancora tutto come un secolo fa e il fondente è la testimonianza di una ricerca dettata dalla passione.
Volete un consiglio? Andate subito a visitarla questa meravigliosa fabbrica del cioccolato e portateci i bambini che saranno entusiasti di questo luogo che mette in moto tutti i quattro sensi: udito, vista, olfatto e gusto.
                                                         

Condividi sui social

Articoli correlati