In arrivo la terza stagione di Gomorra. In prima TV dal 17 novembre su Sky Atlantic HD e su Sky On Demand

Nuovi personaggi e nuove strategie alla conquista del potere

Una storia locale divenuta globale, per un successo che parla ormai molte lingue: Gomorra, con la sua diffusione in 190 territori, è la serie italiana più esportata, e anche quella che ha saputo ridefinire gli standard e il linguaggio della serialità italiana. Un modello di narrazione e scrittura capace di competere con grandi produzioni internazionali, e un immaginario divenuto iconico, anche grazie alle interpretazioni di un cast di straordinari talenti radicati sul territorio. 

Le prime due stagioni sono state accolte, in Italia e nel mondo, con clamore ed entusiasmo da pubblico e critica, ottenendo numerosi premi. La serie è stata definita da Variety “La risposta italiana a The Wire”, in occasione del debutto della serie in USA il Wall Street Journal annuncia ai suoi lettori che “I fan dei Soprano e The Wire hanno una nuova serie da aggiungere alle loro liste” e definisce Gomorra “L’esportazione televisiva italiana di maggior successo”. 

Una serie diventata rapidamente di culto, capace di generare dibattiti, modi di dire, parodie, vignette, canzoni, uscendo dallo schermo ed entrando nel linguaggio quotidiano. Un fenomeno che, per il debutto della nuova stagione, conquista anche le sale cinematografiche, confermandosi un vero e proprio evento che vive oltre lo schermo tv.

Se la seconda stagione di Gomorra ha raccontato la costruzione, il dominio e la crisi del Sistema degli Scissionisti. In questi nuovi episodi chi si è sopravvissuto alle faide si  troverà  a gestire le ferite che quelle guerre hanno provocato.

Tutto sta dentro i personaggi: il loro mistero e la loro potenza. Sono dei mostri eppure sono uomini, non vorremmo mai somigliare a loro, essere al loro posto, appartenere al loro mondo, stare nelle loro famiglie. Nonostante ciò riusciamo però a capire chi sono, riconoscere in loro ciò che li accomuna a noi. Racconta il mondo che sta dentro al nostro mondo dunque è anche uno specchio deformato, mostruoso e incandescente di noi.

                        

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