Trevignano Romano: quante cose da scoprire

Il piccolo comune adagiato sulle rive del Lago di Bracciano è stato recentemente insignito della bandiera arancione del Touring Club Italiano e di quella blu della FEE (Foundation for Environmental Education)

Le motivazioni di tali riconoscimenti raccontano impegno ed orgoglio della cittadina. La Bandiera arancione è un marchio di qualità turistico-ambientale conferito ai piccoli comuni dell’entroterra italiano che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità. La bandiera blu viene assegnata alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto, come ad esempio la pulizia delle spiagge. 

Ma questi sono solo alcuni dei plus di Trevignano Romano, che i romani ancora oggi tendono a raggiungere solo per il pranzo domenicale in uno degli ottimi ristorantini la cui scelta abbonda, seguito da una passeggiata sul meraviglioso lungolago.

Eppure sono tantissimi i tesori, più o meno nascosti, che Trevignano offre.

Sono stati illustrati nel corso di un incontro tra amministratori e responsabili delle differenti realtà che afferiscono alla cittadina e giornalisti dell’Arga Lazio, specializzati nelle tematiche relative ad Agricoltura, Alimentazione, Ambiente, Territorio, Foreste, Pesca ed Energie Rinnovabili.

Il sindaco Claudia Maciucchi e il Vice Sindaco Luca Galloni hanno “raccontato” Trevignano: la sua storia che trae radici dagli etruschi, l’offerta turistica dagli oltre 60 ristoranti alla ricettività alberghiera che ha privilegiato alloggi piccoli e ben inseriti nel nucleo urbano e, ancor di più la soluzione dell’albergo diffuso; il museo con preziosi reperti etruschi, sede spesso di mostre temporanee; la rocca, restaurata recentemente e meta di tutti coloro che vogliono godere di un paesaggio mozzafiato; il murales che riprende le decorazioni di un vaso etrusco, realizzato da Hitnes, artista di fama internazionale; il centro storico, simile ad un Presepe con i suoi negozietti di artigiani e le romantiche piazzette; gli sforzi che vengono costantemente fatti in ogni ambito, con soluzioni anche d’avanguardia, come l’isola ecologica innovativa recentemente inaugurata: qui i rifiuti depositati dai cittadini vengono pesati e contabilizzati e l’importo viene scalato dalla Tari; le spiagge e delle attività sportive; le iniziative culturali e le feste tradizionali. E’ stata anche ideata un’offerta wedding con location ed accoglienze uniche, illustrate dal suo promotore, Gianfranco Venturi, stilista sempre pronto a collaborare ad iniziative di alto impatto sociale. E’ assai conosciuto per vestire le “modelle per un giorno” ovvero decine di donne che hanno vinto o stanno combattendo la battaglia contro il cancro e che ogni anno sfilano a Roma per la Komen Italia.

Ampio spazio è stato giustamente dedicato al lago, e ai suoi problemi non ancora risolti legati al livello delle sue acque ed alle captazioni, ben illustrati da Emanuele Perugini – 30science.com, presidente di Bracciano Smart Lake “luogo di approfondimento scientifico e di informazione sulla crisi idrica del lago di Bracciano” da lui ideato e realizzato insieme a Guido Tocco – cloudworks, che ne monitora costantemente le sue acque. 

Tra i problemi principali quello della rete idrica bucherellata che disperde circa il 50% dell’acqua che viene pompata. Di assoluto minore impatto invece le acque utilizzate per annaffiare orti e giardini, perche trattandosi di un invaso esse ritornano nel lago. Tutto il bacino lacustre è un ecosistema particolare e specifico, con una ricchezza di flora e fauna uniche e persino un tipo di alga che vive esclusivamente qui e che la siccità dell’anno scorso aveva messo in serissimo pericolo. E poi il parco naturale di Bracciano e Martignano con i suoi 16.672 ettari sul territorio di 10 comuni tra cui quello di Roma, presente con il VX Municipio.

L’area comunale di Trevignano Romano coincide per il 90% della sua estensione con il parco. Proprio nella sua area si trova uno dei due monumenti naturali, la zona umida delle Pantane e Lagusiello, rifugio di innumerevoli uccelli acquatici. Sono decine le opportunità che il Parco offre ai visitatori: corsi, escursioni, visite guidate…non c’è che l’imbarazzo della scelta. 

Infine – e non poteva certo mancare – l’incontro con i produttori locali. I loro prodotti sono ottimi, frutto di ricerca ed impegno costanti, ed essi hanno messo in campo una ulteriore grande qualità: la collaborazione.  L’unione fa la forza e con questo spirito si presentano.

Ed ecco l’Acquaranda di Massimo Antonini, un luogo imperdibile sulle alture di Trevignano, ristorante, piscina, ma soprattutto i prodotti biologici rigorosamente a km. 0, come i formaggi esclusivamente di latte pecora tra cui spiccano il caciofiore, lo stracchino stagionato ed un particolare brie, e poi le gelatine di vino di Loredana Guidoni, l’olio, le confetture ed il miele dell’Orto di nonno di Silvia Rossi “ma le nevicate di quest’inverno hanno compromesso la produzione di oltre 200 olivi”, i formaggi di mucca dell’Azienda Agricola di Sergio Sforzini, i vini bianchi e rossi delle Cantine Capitani e delle Cantine Morichelli.
L’amore per il territorio traspare dalla ricerca di coltivazioni tradizionali, come quella del bello di trevignano un pomodoro assai simile al marmante, un tempo assai diffuso ed oggi scomparso al punto che i suoi semi sono conservati all’Università della Tuscia. Non manca la riscoperta di ricette della tradizione come l’acquacotta, una zuppa a base di erbe selvatiche, cavolfiore e patate, cotta lungamente e servita su una fetta di pane tostato
nella cui preparazione è maestro Mario Massarelli, titolare dell’azienda agricola l’Orto del Lago.

Tutte le domeniche si possono trovare nel mercatino che si tiene nel piazzale del Molo. Ecco, sono moltissime le motivazioni per venire a Trevignano Romano, con un sommesso invito personale: dimenticate schiamazzi, urla, clacson, musica a palla e potrete assaporare meglio ciò che questo meraviglioso borgo offre.

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