Gambero rosso. Roma 2014 fa venire l’acquolina in bocca

ROMA – I curatori Clara Barra e Giancarlo Perrotta hanno presentato alla Città del Gusto la ventiquattresima edizione della Guida Roma 2014, che ogni anno fornisce  una dettagliata mappa di ristoranti, birrerie, trattorie, wine bar, pizzerie e alberghi.  Roma del Gambero Rosso raccoglie tutto il buono di una città,  in grado come poche di essere al passo con i tempi e di presentare un’offerta gastronomica degna di una grande capitale: dai grandi classici della ristorazione ai  nuovi locali, dagli chef più creativi ai campioni della tradizione, dalle paninerie alle migliori botteghe per una spesa sana e di qualità.

Più di 200 nuove segnalazioni in aggiunta a quelle già conosciute  scovate visitando i quartieri più gettonati con  la stessa attenzione delle periferie per dare un quadro completo della ricca offerta della capitale. Spazio  alla tradizione  ma anche ai locali alternativi, con un riconoscimento per quei locali che da sempre costituiscono approdi sicuri per chi vuole mangiare bene senza sorprese.

Tra le novità di questa edizione: il premio  per il miglior servizio in sala nei ristoranti che  è andato al ristorante “Gli Ulivi” ed il premio per il miglior servizio in sala d’albergo assegnato al ristorante “Imago” dell’Hotel Hassler. Inoltre per la prima volta Roma ha i suoi tre gamberi assegnati a una delle famiglie da anni custode della tradizione, i Gargioli di “Armando al Pantheon”( il primo “Tre Gamberi” mai assegnato ad una trattoria romana) e i tre boccali  per l’originale proposta a tema malto e luppolo dell’Open Baladin. Le “Tre bottiglie” infine a “Casa Bleve”, a “Del Gatto” a Anzio, e a  “Roscioli”. Per quanto riguarda le tre forchette, in cima della classifica troviamo, come sempre,  Heinz Beck, chef de “La Pergola” dell’Hotel Roma Cavalieri Hilton, che  si conferma unico tre forchette di questa edizione.

Qualche gradino più in basso  crescono e si mantengono su livelli notevoli, realtà come le Colline Ciociare e Metamorfosi.  Il primo posto fra le migliori cucine se lo aggiudica invece il ristorante di Salvatore Tassa, “Le Colline Ciociare”.  In continua evoluzione le tavole dei grandi alberghi come dimostra la crescita de “Le Jardin de Russie”, dell’Imago dell’Hassler e della “Terrazza” dell’Eden. Accanto alle conferme dei premi qualità/prezzo, troviamo i premi botteghe dell’anno per quella categoria di negozi che propongono specialità gourmet per tutti i gusti e insieme ai premi per i grandi classici ci sono quelli per le formule innovative per quei locali che inventano soluzioni inedite, e flessibili. Ma il vero fenomeno emergente è costituito dalle paninerie e dalle birroteche, sorte sulla scia di una mutata concezione del cibo da strada con formule dinamiche e interessanti.

Un ben di Dio che genera acquolina in bocca!

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