Per Aspera ad Astra

PER  ASPERA  AD  ASTRA

Uomini di poca fede 

deboli vi perdete 

nel vostro cammino… 

Niente è uguale 

ogni paesaggio 

ha la sua bellezza. 

Mettete da parte la tristezza 

la vita è fonte di gioia 

per l’uomo stanco 

tutte le fonti sono avvelenate. 

La saggezza affatica… 

la terra vi rapirà 

vi innamorerà 

lo ha fatto sempre 

non potete dimenticare 

i piaceri che ancora brillano 

nei vostri occhi. 

Non lasciate che la fatica 

vi insegni come languire. 

Voi stanchi del mondo 

ridate agilità ai pensieri 

non siate gatti rincantucciati 

ci vuole coraggio per seguire 

gli oscuri cammini dove non brilla 

alcuna speranza. 

Attraverso le asperità 

si giunge alle stelle. 

Riprendiamoci i giorni perduti… 

pescatori gettiamo le reti 

nel ricco mare della fantasia 

e proviamo ad essere felici.

Mirella Narducci

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe