Lodo leghista. Salvati 36 leghisti dall’accusa di “costituzione di banda armata”

COMO – Oggi Italia dei Valori nelle persone di Antonio di Pietro e Massimo Donadoni, hanno depositato una mozione di sfiducia nei confronti del Ministro Calderoli, con l’accusa di Impeachment per salvare 36 leghisti.

Il D Lgs 15.3.2010 n. 66 “codice dell’Ordinamento Militare” (pag. 1072 del pdf) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 106 dell’8 maggio 2010 – Supplemento Ordinario n. 84,  abolisce il DL 14.2.1948 n. 43.

L’Art. n. 2297  è il più interessante, infatti, a tutti gli effetti abolisce il reato di “costituzione di banda armata di tipo politico” cioè quella che stabiliva il carcere da 1 a 10 anni, chiunque promuove, costituisce, organizza o dirige associazioni di carattere militare, che perseguono, anche indirettamente fini politici, organizzando per compiere azioni di violenza o minaccia. 
Quindi, perchè eliminare con un colpo di spugna la “costituzione di banda armata di tipo politico?”
La discordanza è notevole. Perchè questa mossa?
C’è un processo a Verona, che dopo 14 anni, è arrivato al dunque. L’accusa, è di “costituzione di banda armata di tipo politico” oltre a “attentato alla Costituzione” e “attentato all’unità e all’integrità dello Stato”.
Gli imputati sono componenti della “guardia nazionale padana”, tra cui in origine, Bossi, Maroni, Borghezio, Speroni; insomma la leadership leghista.
Sono fatti che risalgono al 1996, quando fu costituita la ormai nota “Guardia Nazionale Padana”, un minestrone di secessionisti in divisa che, in alcune intercettazioni, parlavano liberamente di depositi segreti di armi in “padania”.

Con l’abolizione del DL 14.2.1948 n. 43 il processo, con imputazioni gravissime, in via di arrivo a Verona, finisce in una bolla di sapone.
Firmatari del D Lgs sono:
Giorgio Napolitano, Silvio Berlusconi, Iganzio Larussa, Roberto Calderoli, e Angelino Alfano
Nessuno si è accorto del colpo di spugna. Forse sono tutti troppo attenti ad ascoltare le barzellette del Premier.
Però, alla fine, qualcuno si è accorto.

I giudici di Verona.
Quando l’avvocato difensori dei leghisti, ha fatto notare che il reato più grave “rimasto” era appunto “costituzione di banda armata con scopi politici” e che dopo l’8 ottobre tutto decadeva. Palese che il processo … non aveva più senso.
Ai Giudici di Verona, dallo stupore, è caduta la mandibola!
E’ evidente che, nonostante il gran dire, i giudici veronesi, non sono sicuramente comunisti.

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