Banksy a Gaza: 4 nuovi graffiti e un video che sta facendo il giro della rete

ROMA – Banksy entra a Gaza, realizza 4 opere murarie, un video e li diffonde subito in rete attraverso i suoi canali Social Media. Chi è Banksy? Per chi ancora non lo conoscesse, Banksy è uno dei più quotati artisti di Street Art, conosciuto per le sue opere murarie, che diffonde sulla rete con strategie mirate e per il fatto che, a oggi, nessuno conosce la sua identità. 

L’artista è arrivato a Gaza attraverso una serie di cunicoli sotterranei per sostenere la causa palestinese. Qui ha girato un video di due minuti poi pubblicato sul suo sito e diffuso attraverso la pagina Unofficial: Banksy su Facebook. 

Il filmato si apre con l’ironico invito a ”scoprire una nuova destinazione, fuori dai circuiti turistici tradizionali che gli abitanti amano così tanto da non lasciarla mai e sono sorvegliati da ‘vicini amichevoli e dove ci sono enormi possibilità di sviluppo’’’. Banksy è entrato in città attraverso una serie di cunicoli sotterranei e il video ci permette di vedere come vivono davvero a Gaza, le condizioni della città distrutta, con cosa giocano i bambini tra le macerie, l’impossibilità di poter ricostruire gli edifici, perché non è consentito usare il cemento dalla fine dei bombardamenti.
Quattro i graffiti realizzati, il primo pubblicato sull’account Instagram dell’artista, la mattina del 25 febbraio è un murale che si ispira all’opera Il Pensatore dello scultore Auguste Rodin intitolata Bomb Damage.

fotogaza.jpg

Un altro graffito rappresenta un gatto con un fiocco rosa tra le macerie. Sul suo sito l’artista ha dichiarato “Un uomo mi ha chiesto cosa significasse la mia opera e ho spiegato che volevo mostrare la distruzione di Gaza mettendo foto sul mio sito, ma che la gente su internet guarda solo foto di gattini.” Mentre nel video un uomo ci spiega che “Questo gatto dice al mondo intero che sta perdendo la gioia nella sua vita. Il gatto ha trovato qualcosa con cui giocare tra le macerie. Ma cosa dire dei nostri bambini?”
Banksy non è nuovo a queste opere, in giro per il mondo.
Due anni fa ha trascorso a New York il mese di ottobre, per un progetto che prevedeva la realizzazione di un graffito al giorno, la cui diffusione avveniva puntualmente attraverso i canali social dell’artista.

 

Condividi sui social

Articoli correlati