“Vita di Pantasilea”, romanzo storico di Luca Romano, ci conduce nella Roma del 1527 attraverso la quotidianità di una cortigiana incinta di Benvenuto Cellini, artista immortale raffigurato con tutti i limiti umani. Lei, Pantasilea, innamorata dello scultore, spera che Benvenuto la sposi per evitarle il disonore e toglierla dalla condizione di – oggi diremmo - “escort”.
Partinico racconta Amedeo La Mattina è un paesone siciliano dove "non succede mai nulla, ma proprio nulla": nell'estate del 1967 viene sconvolto da un avvenimento assolutamente al di fuori di qualsiasi schema: arriva Damiano Damiani con tutta la troupe, macchine attrezzi, operatori, truccatori, attori, per girare Il giorno della civetta.
ROMA - n cronista che non riesce a trovare risposte e che vede mutare il proprio desiderio di raggiungerle in una corsa disperata verso una verità che nessuno vuole conoscere. Quale che sia il prezzo da pagare.
Prima del grande passo voleva tenere sotto controllo la situazione, vedere se c'era qualcuno che si fosse accorto del lucchetto.
ROMA - Qual è la differenza tra subire e reagire di fronte al più dolente fra gli imprevisti? Il dramma di chi, pur soffrendo, non si rassegna mai. Neanche alla morte. Quanto è bello sognare a occhi aperti, rimettere tutto in discussione: sentimenti, rapporti, l’amore, e non dare nulla per scontato.Non è questo il sale della vita?
Ma nell'aria Sil e Lucia notavano l'inquinamento di un'invidia, di un'asprezza nei confronti dell'altro, che quelle cose che respirano hanno verso i loro compagni di falsa esistenza. Loro per esempio in confronto a questi oggetti erano liberi, non totalmente, ma liberi nel vero significato della parola. Il criticare quelle cose che camminavano tutti i giorni, il ricordarsi che quella non era vita, il disprezzare gli usi e costumi di quelle cose, il cercare non di essere fuori dal coro ma di evidenziare le cose del coro, li faceva sentire liberi.
Intanto il mese stava finendo; le bollette, anche se poche, e l'affitto andavano pagati. La padrona di quel buco già si aggirava per il palazzo quei giorni per riscuotere anche dagli altri inquilini.
Suona il cellulare scassato, dall'altra parte dell'apparecchio c'è una voce di una signora, signorina, dal tono alquanto idiota che propone a Sil un colloquio per il giorno seguente alle ore 12. Sil un po' a malincuore risponde che sarebbe andato ma in realtà non ne aveva nessuna voglia. Passato per il bar per vendere un cinquantino se ne torna a casa a fumare un po' per rilassarsi e a bersi una meritata birra da sessantasei rigorosamente del supermercato.
Partecipando al fenomeno delle reti umane è inevitabile trovarsi spesso legati a certi nodi voluti con forza dalla condivisione. L’abbraccio emotivo con gli individui sparsi per il mondo è indubbiamente...
La scrittura di Erri De Luca è da sempre impregnata di vita vissuta, di immagini, di profumi e ricordi; è una tessitura fortemente autobiografica che diviene, in alcuni casi, solco...