USB. No allo smantellamento del fondo di sostegno del trasporto aereo

ROMA – “La proposta di smantellare fin dal 2014 il Fondo di Sostegno del Trasporto Aereo, contenuta nel Disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro, mette a repentaglio il futuro di migliaia di lavoratori che si trovano in cassa integrazione e in mobilità”, denuncia Andrea Cavola, USB Lavoro Privato.  

“A nostro avviso questa proposta provoca l’annullamento di tutti i patti pregressi siglati in sede governativa ed il conseguente rientro di tutti coloro che hanno perso il lavoro”.
 Prosegue il dirigente USB: “Le forti preoccupazioni trapelate dall’ultima riunione dello stesso Comitato Direttivo del Fondo che, ricordiamo, non pesa neanche per un centesimo sulle casse dello Stato, non lasciano spazio ad alcun dubbio. Ma il Ministro Fornero non si illuda che migliaia di lavoratori del Trasporto Aereo se ne staranno buoni mentre questo sistema di protezione del loro reddito viene mandato al macero”.
 “Da anni – ricorda Cavola  – USB rivendica come il lavoro sia l’unica strada percorribile per risolvere la crisi drammatica del trasporto aereo,  sia perché i lavoratori in cassa integrazione e in mobilità  rappresentano solo una parte minoritaria del problema, sia perché questo settore è uno dei pochi in crescita nel prossimo futuro ed ha, fra l’altro,  un urgente bisogno di regole per uscire dal far west dove è stato trascinato, tanto tra i vettori come negli aeroporti”.
 “USB valuta dunque che sia giunto il momento di affrontare tutta la questione con la dovuta forza. Pertanto – conclude Cavola – invitiamo tutte le forze sindacali e le forze politiche che davvero condividono le medesime preoccupazioni a costruire una grande assemblea pubblica entro questo mese di maggio insieme a tutto il personale del settore, dove decidere con urgenza le iniziative a sostegno dei temi dell’occupazione e sviluppo del Trasporto Aereo”.

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