Crisi. Sciopero dipendenti pubblici contro spending review

ROMA – Appena è arrivata l’approvazione da parte della Camera del decreto spending review è arrivata la dura presa di posizione del sindacato della Funzione pubblica Cgil che conferma lo sciopero generale del settore  previsto  per il 28 settembre.

La proclamazione della giornata di lotta era già stata programmato dalle organizzazione di categoria della Cgil e della Uil. La Cisl si era riservata di decidere dopo il confronto  avviato in sede ministeriale che, stante il testo del decreto che  con il voto della Camera è diventato legge, non ha sortito esito positivo.  

L’annuncio dello sciopero à stato dato dalla segreteria generale della Fp Cgil, Rossana Dettori che, in una dichiarazione,sottolinea come  “con quello di oggi siamo arrivati a 34 decreti legge approvati con voto di fiducia. Di fatto un ricatto, un prendere o lasciare, operato sbandierando il rischio di risposte negative da parte dei mercati. Siamo alla mortificazione della nostra democrazia parlamentare”.

La cosiddetta spending review del Governo Monti –prosegue-oggi si mostra per quello che è: un’operazione di bilancio fatta di tagli lineari che colpiscono i servizi ai cittadini e i lavoratori che li offrono, che non tocca né sprechi né privilegi. Il 28 settembre sciopereremo insieme alla Uil per chiedere al Governo e soprattutto al Parlamento di modificare queste misure con la prossima legge di stabilità, perché impoveriscono irrimediabilmente il welfare, la sanità, il sistema giudiziario e i nostri enti locali, le articolazioni dello Stato più vicine ai cittadini, quelle che garantiscono direttamente i loro diritti. “Per la prima volta in questi mesi –conclude Rssana dettori-siamo d’accordo con le valutazioni del Sottosegretario Gianfranco Polillo, che ha definito la spending review una manovra dettata dalla fretta. In effetti siamo di fronte a una serie di tagli lineari insensati che – conclude la sindacalista – non distingue tra sprechi e virtuosismi, tra buona e cattiva pubblica amministrazione”.

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